
Secondo una nuova relazione della Corte dei conti europea pubblicata ieri, il quadro che consente all'Unione europea di mobilizzare le risorse per circostanze impreviste ed emergenze è troppo complesso, con diversi strumenti che talvolta si sovrappongono e mancano di un chiaro ordine di priorità. La Corte, quindi, raccomanda di "semplificare il quadro di flessibilità di bilancio e di far sì che tutte le sue componenti siano adeguatamente giustificate". Potenza delle coincidenze, l'audit dei giudici di Lussemburgo sulla gestione delle finanze pubbliche da parte di Bruxelles è stato diffuso poche ore prima di un altro "voto" sulla gestione delle finanze pubbliche della Francia. Con l'assemblea nazionale francese che ha sfiduciato, e quindi fatto cadere, il governo di François Bayrou.
L'esito del voto è arrivato a mercati chiusi ma il risultato era già abbastanza scontato. Lo si vede da come sono state archiviate le contrattazioni sulle Borse europee, tutte positive. Parigi ha segnato un +0,78%, Francoforte un +0,89%, Milano un +0,28%, Madrid ha guadagnato l'1% e Londra lo 0,14 per cento. Chiusura in lieve calo per lo spread tra Btp e Bund. A fine seduta il differenziale di rendimento tra il Btp decennale italiano e il pari scadenza tedesco si è attestato a 86 punti base dagli 87 punti del closing precedente. Flette il rendimento del Btp decennale benchmark che ha segnato un'ultima posizione al 3,49% dal 3,53% di venerdì scorso. Il differenziale tra Italia e Francia sulla scadenza decennale rispetto al benchmark decennale tedesco si è attestato a 9 punti base, con l'Oat francese al 3,40 per cento.
Secondo gli analisti di Citi, gli Oat sono ampiamente scontati in vista del crollo del governo e di un accordo di compromesso che eviti elezioni anticipate. Per gli stessi analisti, in caso di elezioni anticipate, lo spread tra Oat e Bund si amplierebbe a circa 90 punti base.
Gli investitori ora si chiedono quanto durerà il quinto primo ministro francese in tre anni. E guardano anche alle mosse della Bce che giovedì riunirà il suo consiglio direttivo da cui ci si aspetta una conferma dei tassi attuali. Saranno inoltre rese note le nuove stime economiche ma vedremo se Christine Lagarde farà un accenno anche alla crisi del debito transalpino.
Se la situazione francese è la più drammatica, i riflettori sono accesi anche sulla Germania. L'Economist ha recentemente sottolineato la "rinascita fulminea" dei Pigs (l'acronimo di Portogallo, Italia, Grecia e Spagna). Lo stesso ha fatto ieri il londinese Financial Times: "I mercati azionari dell'Europa meridionale, un tempo poco apprezzati, quest'anno hanno superato quelli del resto del continente, poiché gli investitori cercano valore nei mercati più economici, in un clima di rinnovato entusiasmo per gli asset europei", ha scritto il quotidiano della City ricordando come gli indici azionari di Grecia, Italia e Spagna, Paesi al centro della crisi del debito più di un decennio fa, abbiano "superato quelli di paesi più grandi come Germania e Francia, sovraperformando l'indice paneuropeo Stoxx Europe 600".
Sono i mercati azionari dell'Europa meridionale ad offrire agli investitori "un punto di ingresso più conveniente nella crescita del continente" perché rispetto agli indici di Germania e Francia, sono scambiati a rapporti prezzo/utili molto più bassi.