
Porta Nuova, il Pirellino, il Bosco verticale di Stefano Boeri "miglior grattacielo del mondo" per il Council on Tall Buildings and Urban Habitat (2015), lo Scalo Romana che ospiterà il Villaggio Olimpico tra circa sei mesi, le spa super lusso nelle novecentesche Scuderie de Montel, ma anche il Bosco Navigli, sempre firmato da Stefano Boeri e il maxi progetto della Biblioteca Europea. Per non parlare della maxi rigenerazione urbana dei 7 scali ferroviari. Sono alcuni dei progetti bandiera, insieme alle già concluse Citylife, Porta Nuova per gran parte, il sito di Expo ora diventato Mind con il polo scientifico di Human Technopole, della Milano place to be, che ha attirato quasi un milione di turisti solo a maggio e nove milioni nel 2024.
Ecco quindi che "l'incontrollata espansione edilizia, che ha assunto dimensioni di rilievo notevolissimo" come ha scritto ieri il procuratore di Milano Marcello Viola chiedendo l'arresto di Manfredi Catella, l'immobiliarista presidente del gruppo Coima che ha ridisegnato la città negli ultimo decennio, dell'assessore all'Urbanistica del Comune di Milano, Giancarlo Tancredi, dell'ex presidente della Commissione Paesaggio del Comune, Giuseppe Marinoni, dell'architetto Alessandro Scandurra (ex membro della Commissione Paesaggio) e di due imprenditori, è anche ciò che ha fatto puntare i riflettori del mondo intero su Milano, attirando fondi internazionali e investimenti miliardari. Città che si è paralizzata completamente un anno e mezzo fa, con 150 progetti fermi e non ancora sbloccati, per il primo filone delle indagini sull'urbanistica. Valore? Dodici miliardi di euro di investimenti.
Il patinato quartiere di Porta Nuova, che "ricuce" l'area delle ex Varesine, Porta Garibaldi e Isola e da cui svetta la Torre Unicredit il più alto edificio d'Italia, è proprietà del fondo sovrano del Qatar che l'ha acquisito da Coima nel 2015 per 2 miliardi di euro. Qui avrebbe dovuto nascere anche il progetto di riqualificazione del Pirellino, acquistato da Coima nel 2019 per 194 milioni di euro, con la sua Torre Botanica, progettata da Renfro e Stefano Boeri Architetti, "saltata" lo scorso marzo, e la Serra pubblica "a ponte" su Melchiorre Gioia, cancellata ancora prima. Qui l'assessore Tancredi avrebbe fatto "pressioni sul presidente della Commissione del Paesaggio Marinoni, affinché facesse esprimere la Commissione a favore".
Sempre con Coima, che con il concorrente Hines è il principale sviluppatore del mattone in Italia attraverso la gestione di 10 miliardi di euro di capitali raccolti con 33 fondi, Catella sta realizzando sull'area dello scalo Romana il villaggio olimpico per i Giochi invernali 2026. Progetto finito nell'inchiesta per un "accordo di corruzione" tra Catella e il due volte membro della Commissione per il paesaggio l'architetto Scandurra.
A latere del filone odierno compare ancora Stefano Boeri, presidente della Triennale ed ex assessore comunale tra il 2011 e il 2013, indagato per il Pirellino e rinviato a giudizio con l'ipotesi di turbativa d'asta e falso nell'inchiesta sul concorso per il progetto della Biblioteca Europea di Informazione e Cultura a Porta Vittoria.
A settembre, inoltre, sarà processato per l'ipotesi di concorso nella lottizzazione abusiva della residenza BoscoNavigli, gemello "orizzontale" del Bosco.Uno degli ultimi glitterati progetti è quello delle Terme Milano nelle ristrutturate Scuderie de Montel a San Siro, firmate dall'architetto Federico Pella della società J+S, indagato però per altri progetti.