Cronache

Brucia il Sud: 5 vittime. Inferno Calabria e Sicilia. Siracusa da record: 48,8°

I roghi hanno messo in ginocchio decine di aziende. E Lucifero spinge le temperature

Brucia il Sud: 5 vittime. Inferno Calabria e Sicilia. Siracusa da record: 48,8°

Da lontano sono alte colonne di fumo nero che si ergono nel cielo. Da vicino è l'inferno. Fuoco e fiamme. Il Sud Italia continua a bruciare e l'anticiclone Lucifero soffia il suo inferno bruciante alimentando i roghi. Tutt'intorno è devastazione e morte. In appena 12 ore i vigili del fuoco hanno effettuato 300 interventi in Sicilia e in Calabria, ma non è bastato per salvare ettari ed ettari di macchia mediterranea e di boschi arsi come lo sono stati anche animali selvatici e bestiame. Le aziende sono in ginocchio, diverse famiglie sono state evacuate. Sono 5 le persone che hanno perso la vita in questi giorni di fuoco. Tre ieri: un 77enne morto per le ustioni nel suo casolare di campagna raggiunto dal fuoco che sta distruggendo Grotteria (Reggio Calabria), un 79enne a Cardeto, sempre nel reggino, e un agricoltore di 30 anni a Paternò (Catania) schiacciato dal trattore mentre spegneva un incendio. Sei giorni fa sono morti una donna di 53 anni e un 34enne, rispettivamente zia e nipote, a Gutta nel comune di San Lorenzo, ustionati nel tentativo di salvare dalle fiamme il proprio uliveto. Andando indietro a giugno, c'è una sesta vittima degli incendi: un 50enne di Napoli rimasto ustionato mentre spegneva un incendio in un uliveto. «La priorità oggi è spegnere questo inferno ma domani qualcuno dovrà rispondere a diversi perché», ha detto il sindaco di Reggio Calabria, Giuseppe Falcomatà, puntando il dito contro «responsabili che davanti a questo disastro hanno avuto il coraggio di andarsene in ferie» e contro chi dovrà «dire perché è mancata completamente la prevenzione». Brucia pure l'Aspromonte, con pericolo per i faggi secolari del Parco nazionale patrimonio dell'Unesco. Si teme per il santuario di Polsi e la situazione è complessa a Catanzaro. Qui un primo incendio ha compromesso la zona adiacente il Parco della biodiversità e quando il rogo sembrava domato, un altro incendio si è sviluppato nella pineta di Siano, altro polmone verde. Roghi anche in Sardegna, ma la situazione più grave è nelle Madonie, dove le fiamme devastano tutto da giorni. Sempre nel Palermitano i roghi hanno raggiunto case e aziende nelle Petralie, a Geraci Siculo e nel Monrealese, tra Piano Geli, San Martino delle Scale e Montefiascone. Fiamme anche a Giarratana, nel Ragusano, dove sono andati distrutti parecchi ettari di pineta. Un inferno di fuoco a Pergusa, nell'Ennese, con case minacciate dal fuoco. La Sicilia è allo stremo e il presidente della Regione, Nello Musumeci, ha chiesto lo stato d'emergenza nazionale e ha stanziato i primi fondi per le aziende zooteniche. «Spero che Roma faccia la sua parte», ha detto. Come se non bastasse l'emergenza è data anche dal caldo, con temperature che hanno raggiunto i +48.8° C alle 13.14 di ieri con un tasso di umidità relativa inferiore al 10% nell'entroterra della Piana di Siracusa, nei pressi di Floridia. Come spiega Peppe Caridi, direttore di MeteoWeb, è il nuovo record di caldo europeo. L'emergenza incendi è stata al centro di un incontro a Siracusa tra i sindaci, il ministro dell'Agricoltura Stefano Patuanelli e il viceministro del Mise, Alessandra Todde.

«Prima di ogni cosa ha detto Patuanelli - dobbiamo dare risposte immediate alle vere vittime dell'emergenza: i cittadini che hanno perso tutto negli incendi e a cui vanno dati i ristori».

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