Cronaca nera

Brucia un'azienda chimica, nube nera sulla città

Evacuate le case vicino alla fabbrica. Il sindaco: "Restate a casa". Poi l'allarme rientra

Brucia un'azienda chimica, nube nera sulla città

Fiamme altissime, esplosioni provocate dai tombini fatti saltare in aria dal calore elevato e una colonna di fumo nera e maleodorante visibile da ogni punto della città, con i venti che poi l'hanno spinta verso l'hinterland di Milano. Mattinata di paura ieri alle porte di Novara per un vasto incendio scoppiato alla Kemi srl, un'azienda che produce vernici, coloranti industriali e solventi che ha sede a San Pietro Mosezzo.

Grosso dispiegamento di vigili del fuoco e anche di ambulanze, perché in un primo momento si è temuto il peggio, per gli operai e per i fumi tossici. Le forze dell'ordine hanno fatto evacuare le abitazioni nel raggio di 500 metri dallo stabilimento e il sindaco di Novara, Alessandro Canelli, ha invitato tutti i cittadini a tenere le finestre chiuse e a non uscire di casa, se non strettamente necessario. Poi, con il passare delle ore, l'allarme è rientrato: il rogo è stato completamente spento, tutti e trenta i dipendenti presenti sono riusciti a mettersi in salvo senza conseguenze e i dati dell'Arpa (l'agenzia regionale per la protezione ambientale, ndr) hanno escluso rischi per la salute dei cittadini.

L'incendio è scoppiato intorno alle 7.15. Sono stati proprio gli operai i primi a rendersi conto di quello che stava accadendo: entrati in fabbrica per l'inizio del turno di lavoro, hanno avvertito distintamente odore di bruciato e si sono allontanati velocemente. Pochi istanti più tardi le fiamme si levavano alte verso il cielo e dal rogo si sviluppava una densa nube di fumo che rapidamente ha invaso il cielo della città. Il piano di emergenza dell'azienda - che non era inserita nell'area a rischio di incidente rilevante, dunque evidentemente non conteneva sostanze pericolose oltre una determinata soglia - è stato subito attivato e ha consentito di evacuare tutta la fabbrica in sicurezza. «È un macello, è scoppiato tutto il capannone, è tutto bruciato», diceva una donna sul piazzale davanti alla fabbrica in un video diffuso sui social. Le fiamme sono state spente rapidamente anche perché, nei pressi della Kemi, c'è un'azienda che produce schiumogeni speciali, efficaci nel domare proprio questo tipo di incendi. Dopo i primi momenti in cui si è temuto per le conseguenze del fumo nero sulla salute, sono arrivate notizie rassicuranti dall'Arpa: i primi rilievi non hanno evidenziato situazioni di pericolo, anche se le squadre hanno continuato ad effettuare ulteriori verifiche di tipo analitico sulla qualità dell'aria e sulla gestione delle acque di spegnimento. Anche le misurazioni nei comuni limitrofi, effettuate con analizzatori portatili dedicati ai campionamenti in emergenza, non hanno evidenziato criticità. E lo sversamento di solventi nelle fognature è stato bloccato. Il pm di turno della Procura di Novara, Paolo Verri, ha effettuato un sopralluogo nella fabbrica ed è in attesa della relazione dei vigili del fuoco. Al momento non sono state formulate ipotesi sulle cause del rogo, sarà l'indagine a stabilirle in base agli esiti delle relazioni tecniche.

L'azienda era in regola con le certificazioni antincendio e le norme di sicurezza.

Commenti