Milano - Dopo gli annunci del ministro Gualtieri arrivano le rassicurazioni del premier Conte. Non ci saranno aumenti dell'Iva, dice. Trovati, insomma, i 23 miliardi necessari allo scopo. Annuncio che invece di tranquillizzare, ha messo in agitazione chi cerca di fare opposizione responsabile. Da dove vengono quei soldi? In fondo il bilancio di uno Stato è come un elementare sistema di vasi comunicanti: se si toglie da un lato, si aumenta dall'altro. Uno smaliziato economista come Renato Brunetta (Fi) sente puzza di bruciato laddove il premier annuncia il taglio del cuneo fiscale nel 2020. «Per la riduzione della tassazione del reddito - dice - non ci sono risorse. Lo stanziamento di 2,5 miliardi rappresenta solo briciole. Fatto con la scarsità di risorse con la quale lo vuole fare questo governo, è inutile». Insomma per Brunetta la «grande manovra espansiva» tanto sbandierata dai paladini del governo giallo-rosso si è ridotta «a interventi minimi». L'annuncio della sterilizzazione dell'Iva può essere, commenta il suo compagno di partito Francesco Giro, «una buona notizia». Anche se resta da vedere con quali conseguenze. «Se evito, come è giusto - dice Giro - di aumentare il prezzo del latte non devo però rendere il sistema sanitario o scolastico una schifezza». Giorgia Meloni (Fdi) associa questa manovra al gioco delle tre carte laddove si parla dell'uso del contante. «Per non dirvi che aumentano l'Iva - spiega la leader di Fratelli d'Italia - vi dicono che pagando col bancomat vi scontano proprio quell'aumento». «Con il governo Pd-5S - aggiunge la sua collega di partito Ylenja Lucaselli siamo all'apoteosi dello Stato-esattore: ritocco selettivo dell'Iva, penalizzazione del contante». Anche l'Anci per bocca del suo presidente, il sindaco di Bari Antonio Decaro, mette le mani avanti. «Non usate i Comuni come bancomat - suggerisce -. È successo già troppe volte».
Dal contributo per il risanamento della finanza pubblica al turn over bloccato, i Comuni hanno già esaurito le risorse disponibili, conclude Decaro che teme che la sterilizzazione dell'Iva comporti l'ennesimo «prelievo» dai fondi per le amministrazioni periferiche.- dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
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