Bufera per la foto del Duce al Mise. La Russa: "No alla cancel culture"

Tra le foto dei ministri appese nei corridoi del Mise in occasione dei 90 anni di Palazzo Piacentini spunta anche la foto di Mussolini. Bersani: "Allora rimuovete la mia". Ma La Russa replica: "Che facciamo cancel culture anche noi?"

Bufera per la foto del Duce al Mise. La Russa: "No alla cancel culture"

Palazzo Piacentini, sede del ministero dello Sviluppo Economico, in via Veneto, inaugurato nel 1932, compie novant’anni. Per festeggiare la ricorrenza, in occasione della presentazione di un volume alla presenza del ministro Giancarlo Giorgetti e della senatrice Elisabetta Casellati, i corridoi della sede istituzionale sono stati adornati con le foto dei ministri che negli anni si sono succeduti alla guida del dicastero. Peccato che tra queste ci fosse anche quella di Benito Mussolini, che proprio negli anni ‘30 frequentò le stanze del palazzo da ministro delle corporazioni.

La notizia è iniziata a rimbalzare stamattina sui social. "Al Mise sarebbero state esposte le fotografie di tutti i ministri, Mussolini compreso. In caso di conferma, chiedo cortesemente di essere esentato e che la mia foto sia rimossa", scrive in un tweet Pierluigi Bersani. La giornalista di La7 Alessandra Sardoni, conferma la presenza del ritratto del duce e posta una foto dei quadretti. Subito interviene il dipartimento funzione pubblica della Cgil, che parla di "atto gravissimo, oltre che deplorevole". "Ancor più grave e inaccettabile per la storia di questo Paese è che tutto ciò pare sia essere accaduto alla presenza del ministro dello Sviluppo Economico Giorgetti e dell’ex presidente del Senato Casellati, che ricordiamo essere a servizio della Repubblica nata dalla Costituzione antifascista", attaccano dal sindacato.

"Ad esattamente un anno dall’assalto neofascista alla sede della Cgil in corso d’Italia, non saremo disposti a tollerare nessuna possibilità di resuscitare fenomeni di apologia fascista, - avvertono - denunciando senza remore chiunque possa macchiarsi di reati simili, fosse anche un ministro della Repubblica". Dopo qualche minuto è il ministero ad intervenire con una nota: "Quest'anno cade il 90esimo di Palazzo Piacentini, sede del ministero dello sviluppo economico inaugurato il 30 novembre 1932. Le iniziative per celebrare l'edificio in ottica culturale e storica sono iniziate con inaugurazione della mostra 'Italia geniale’, una nuova edizione del volume orbicolare e la galleria dei ministri, dove c'è anche la foto di Benito Mussolini, ministro delle corporazioni nel 1932. Per evitare polemiche e strumentalizzazioni la foto di Mussolini sarà rimossa". "Si ricorda – viene aggiunto però nel comunicato - che il ritratto di Mussolini è anche a Palazzo Chigi, nella galleria dei presidenti del Consiglio".

Una "notizia" rilanciata anche dal ministro uscente, Giancarlo Giorgetti: "Nessuno si è accorto che c'è anche a Palazzo Chigi, non solo al Mise, comunque se è un problema la togliamo". "Perché è stata messa proprio adesso? Perché è il novantesimo anniversario di Palazzo Piacentini. Ci sono tutti i ministri, e ahimè Mussolini è stato il primo ministro delle corporazioni", ha spiegato ai cronisti a Montecitorio.

Sul caso è intervenuto anche il presidente del Senato, Ignazio La Russa, difendendo l’operato del ministero. La foto, ha ricordato, "c'è anche al ministero della Difesa, c'è scritto all'obelisco al Foro Italico". "Che facciamo 'cancel culture’ anche noi?", si è domandato provocatoriamente uscendo dalla Camera dei Deputati dove ha incontrato Lorenzo Fontana.

Parole, le sue, che hanno suscitato polemiche a sinistra. "La foto o il ritratto di Mussolini per quello che rappresenta nella storia degli italiani, al Ministero dello sviluppo economico non ci deve stare. La giustificazione che viene portata è che la foto del Duce del fascismo è anche a Palazzo Chigi? Male, molto male. Si colga l'occasione allora per toglierlo anche da lì", dice il segretario di Sinistra Italiana, Nicola Fratoianni. Il senatore del Pd, Dario Parrini, apostrofa come "incaute" le parole di La Russa.

"Si tratta di un'immagine non presente da sempre a Palazzo Piacentini ma messa lì adesso, per i 90 anni dall'inaugurazione dell'edificio. Non è questione di cancel culture. – twitta - È questione di decenza".

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