Hanno diffuso il numero del bagno dove ha l'ombrellone, lo hanno additato per strada e infine sbeffeggiato e insultato su Facebook, invocando una spedizione punitiva e anche la sua morte.
E ora il professor Roberto Burioni, direttore della Scuola di specializzazione all'Università Vita-Salute San Raffaele di Milano, ha deciso smettere di abbozzare come un gentleman e di reagire su più fronti. Innanzitutto cambiando aria. «Facciamo le valigie e ce ne andiamo in campagna - racconta al Giornale - questo clima da caccia alle streghe è davvero inaccettabile. Ho una figlia di sette anni che ha diritto di passare vacanze serene. Inoltre mia moglie è molto preoccupata e quindi farò di tutto per tutelare me e la mia famiglia».
Burioni è il virologo da sempre schierato a favore delle vaccinazioni obbligatorie, che garantiscono la copertura di gregge adatta ad evitare complicazioni anche a chi non ha difese immunitarie. Ma la sua battaglia a sfondo scientifico non piace ai No Vax, soprattutto ad Alessandra Piastra Carlise, la pasionaria del gruppo riminese che ha scritto il post in cui si augura la morte di Burioni. Nella sua infanzia ha fatto tutti i vaccini obbligatori, visto che i suoi genitori credono fermamente nell'efficacia della profilassi, ma lei si è dissociata e per i suoi due figli ha seguito un altro percorso. E con Burioni ha un conto aperto. Nel 2016 il virologo aveva avuto un faccia a faccia televisivo con l'autrice del post, entrambi ospiti della trasmissione Virus. «Lei aveva sostenuto che i bambini non hanno bisogno di vaccini - racconta Burioni - perché se li fanno giocando per terra. Io le avevo risposto per le rime».
Il rancore della Piastra si è acutizzato con il post su Facebook in cui ha indicato il numero preciso del bagno in cui ha l'ombrellone Burioni per poi aggiungere frasi come «spero di non incontrarti» e «spero che affoghi». E ancora: «Bubu setteteee di merda. Un'enorme battaglia l'abbiamo vita noi... ma non è ancora a finita visto che la guerra la vinceremo presto».
E di guerra si tratta viste le risposte al post di altri no vax. Chiara Shaki: «Matteo avevi ragione quando hai detto che è passato davanti al locale...». Chiara: «Ci organizziamo per andare a salutarlo?». Alessandra Piastra: «Con dei secchi di meduse? Ci sto». Sara Rossi: «Con dei secchi di qualcos'altro proporrei...».
Burioni è seriamente preoccupato. «È un attacco circostanziato, visto che su Facebook si danno anche appuntamento. Comunque non si sono ancora visti, forse stanno per arrivare...». Comunque, per evitare strascichi peggiori meglio traslocare in zone più tranquille e si spera poco conosciute dal gruppo. Ma il virologo ha smesso di fare il buonista e liquidare questi attacchi come autori di un «branco di babbei» o di «squadristi». Ora passa alle vie legali. «Ho deciso di sporgere denuncia, ma non ho fretta, ho tre mesi di tempo per decidere. A settembre mi vedrò con il mio avvocato e se ci sono i presupposti procederò».
Intanto la Digos di Rimini vigila sul gruppo dei No Vax e il professore continua a fare quello che ha sempre fatto, difendere i vaccini.
«Mi spiace per i loro figli - spiega - L'atteggiamento che hanno è una follia che diffonde la paura, e soprattutto che fa di Rimini uno dei luoghi dove si vaccina di meno in tutta Europa. E se un giorno scoppierà un'epidemia, i riminesi sapranno a chi dovranno dire grazie».- dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
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