Cadavere in un cassonetto: la pista dello spaccio

La vittima è un italiano con precedenti: era avvolto in un telo di plastica e aveva una calza di nylon in testa. Quattro arresti

Cadavere in un cassonetto: la pista dello spaccio
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Ucciso e buttato in un cassonetto dei rifiuti tra due palazzi, in strada, a Biella. Un delitto per il quale sono state arrestate quattro persone, che adesso devono rispondere dell'accusa di omicidio volontario e soppressione di cadavere. Il corpo è stato scoperto da una passante che era andata a gettare la spazzatura. La vittima è un uomo di 33 anni, Gabriele Maffeo, di un paese della provincia a un quarto d'ora d'auto dal capoluogo, con precedenti penali.

La macabra scoperta è stata fatta sabato sera, in via Coppa, in una zona di case popolari, alla periferia della città, in Regione Croce. Una donna del quartiere, che prima di sera era scesa in strada con l'immondizia, si era insospettita per le dimensioni di quell'oggetto avvolto da un telo di plastica di cui qualcuno si era voluto sbarazzare e aveva chiamato la polizia. Gli agenti intervenuti con una volante hanno confermato che effettivamente all'interno c'era un cadavere e hanno fatto completamente transennare l'area. Nelle ore precedenti la scoperta del corpo qualcuno aveva notato alcune persone spingere il cassonetto in una zona appartata per poi riportarlo al suo posto, probabilmente nel tentativo di occultare il cadavere senza rischiare di essere visti. Dopo il sopralluogo del sostituto procuratore Sarah Cacciaguerra e della polizia scientifica con il medico legale per i rilievi, gli uomini della squadra mobile hanno cominciato a raccogliere le testimonianze degli abitanti del quartiere e le indagini hanno imboccato subito una pista precisa, nel mondo dello spaccio di droga. Ieri sono scattati i fermi. Si tratta di Alessandro Solina, 32 anni di Candelo (Biella), Simone Perra, 24 anni, Giuseppe Bonura, 42 anni di Andorno e la sua compagna Marina Coda Zabetta, 34 anni, tutti di Biella. Già questa mattina potrebbero comparire davanti al gip per la convalida dell'arresto e per l'interrogatorio di garanzia.

La vittima era probabilmente già morta quando è stata gettata nel cassonetto. Il corpo era avvolto nella plastica e aveva in testa una calza di nylon. Presentava alcune ecchimosi, il volto era tumefatto e aveva ferite lacerocontuse al sopracciglio. Maffeo era residente a Occhieppo Inferiore. In passato aveva avuto problemi con la legge legati agli stupefacenti ed era stato un frequentatore della zona di spaccio nei boschi di Carpignano. Negli ultimi mesi, però, non c'erano denunce o indagini a suo carico.

Era fratello del capitano della squadra di basket Teens Biella, che ieri avrebbe dovuto esordire nel campionato di serie C contro la Crocetta Torino. In segno di lutto la partita, con l'accordo della squadra avversaria e il benestare della Federazione pallacanestro, è stata rinviata. Annullato anche l'open day del minibasket organizzato a Biella dal Teens basket.

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