Un disastro aereo per ora inspiegabile. Come abbia fatto l'Airbus A320 della Germanwings a schiantarsi sulle Alpi francesi dell'Alta Provenza, dopo aver impiegato otto lunghi minuti per scendere di quota senza lanciare nessun segnale d'emergenza, nessuno è ancora in grado di dirlo. Forse solo le scatole nere riusciranno a raccontare ciò che è veramente accaduto ai 144 passeggeri e ai sei membri dell'equipaggio, che erano decollati ieri mattina alle 10.01 da Barcellona con destinazione Düsseldorf. Le ipotesi sulla tragedia si rincorrono e i familiari delle 150 vittime, per la gran parte tedeschi, spagnoli e turchi, continuano a chiedere spiegazioni alle autorità e ai vertici della compagnia aerea. Vista la dinamica, potrebbe anche essere stato un guasto all'impianto di pressurizzazione e la mancanza di ossigeno avrebbe provocato la perdita dei sensi di equipaggio e passeggeri. Come accadde al volo Helios Airways 522 nell'agosto 2005 sui cieli di Atene. Come mai le torri di controllo, preposte a seguire i voli nell'area, non si sono accorte dell'anomalo cambio di quota (da 9.000 a circa 1.800 metri in otto minuti) e hanno dato l'allarme solo quando l'aereo è sparito dai radar? Nessuno lo ha ancora spiegato. «L'equipaggio non ha lanciato il mayday - ha affermato la Direzione generale dell'aviazione civile francese -, è stato il controllore di volo a dichiarare l'allarme perché non aveva più contatti con l'aereo».
L'ad di Germanwings (gruppo Lufthansa), Thomas Winklemann, ha confermato in una conferenza stampa che l'aereo è scomparso dai radar francesi alle 10.53. «Un minuto dopo aver raggiunto la quota cui avrebbe dovuto volare, l'Airbus ha iniziato una lunga discesa non concordata con le torri di controllo», ha spiegato Winklemann. Il numero uno della compagnia low cost ha anche assicurato che il comandante dell'Airbus «aveva oltre 6mila ore di volo ed era in servizio da dieci anni sugli aerei di Germanwings e Lufthansa». Il velivolo era stato sottoposto a un'ispezione dei tecnici il 23 marzo a Düsseldorf e «non era stato riscontrato nulla di anormale». Eppure è emerso che l'aereo sarebbe stato diverse ore fermo a Düsseldorf per un problema tecnico. Lo ha riferito la Lufthansa a Spiegel on line spiegando che si era trattato di un problema al «Nose Landing door» (il portello anteriore del carrello). I computer di bordo erano stati sostituiti e a bordo c'era l'ultimissima versione», ha sottolineato il numero uno di Germanwings. «Vogliamo fare di tutto per sapere che cosa è successo - ha concluso - ma è troppo presto, poche ore dopo l'incidente, per fare speculazioni». Ma nella compagnia qualcosa non torna: 5 mesi fa su un volo Lufthansa perse quota per ghiaccio sulle ali che aveva mandato in tilt i sensori, ma si evitò lo schianto. Ieri Germanwings ha cancellato almeno 30 voli «in Europa», di cui 7 in partenza da Düsseldorf, per una rivolta del personale che si è rifiutato di volare.
L'aereo si è disintegrato nello schianto, il relitto più grande ha dimensioni che non superano i quattro metri. «Una scena apocalittica - ha spiegato il deputato francese Gilbert Sauvan, che ha sorvolato la zona in elicottero e ha annunciato il ritrovamento di una scatola nera (quella che ha registrato le conversazioni all'interno della cabina di pilotaggio) -. Rimane solo la fusoliera, ci sono frammenti, pezzi di corpi umani». La zona può essere raggiunta a piedi e le operazioni di recupero dovrebbero cominciare oggi. Ad assistere al disastro c'era un testimone. «Quando ho visto l'aereo, ho capito che si sarebbe schiantato», ha raccontato Sebastien Giroux alla tv francese Bfm Tv. «Non c'era fumo, nient'altro, ma vista l'altitudine che aveva, non poteva passare le montagne, era impossibile». Secondo un'altra testimonianza l'aereo volava «troppo basso» e si sarebbe «infilato nelle rocce come un missile, di punta». Che cosa è dunque accaduto al volo 4U9525? «Seguiamo tutte le piste, inclusa quella terroristica», ha affermato il portavoce del ministero dell'Interno francese. A Washington, invece, escludono l'attentato.
Il presidente Barack Obama ha detto che «per il momento» non ci sono nessi con il terrorismo. Ma, poco dopo la dichiarazione della Casa Bianca, è intervenuto all'Assemblea nazionale il primo ministro francese Manuel Valls, il quale ha ribadito che «non si può scartare alcuna ipotesi».- dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
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