Carlo Calenda, "neo iscritto" del Pd, frena la linea di Maurizio Martina e spinge per un governo istituzionale, il cosiddetto "governo del presidente".
"Stiamo perdendo troppo tempo perché abbiamo l'incastro di un sistema tripolare senza avere i vantaggi della struttura elettorale francese e non se ne viene fuori", ha detto il ministro allo Sviluppo economico uscente a Circo Massimo, "Io avevo provato a fare una proposta che mi sembra la più logica: un governo istituzionale con poche cose da fare supportato da tutte le forze politiche perché si deve prendere atto che non esistono maggioranze possibili per coprire tutta la legislatura".
Per Calenda, però, "non c'è possibilità di una maggioranza tra M5S e Pd": "Martina non fa male ad andare a parlare con il M5s ma se il Pd dovesse fare un'alleanaza con il M5s farebbe non male, malissimo", ha detto alla trasmissione di Radio Capital, "Parlare è l'essenza della politica per capire le posizioni ma se il Pd
dovesse fare un'alleanza io me ne vado dal Pd, perché il Pd cessa di esistere come un movimento politico, un partito che ha un'idea della realtà che è opposta a quella del M5s. Tra il Pd e il M5s c'è una distanza siderale".- dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
- sabato, domenica e festivi dalle ore 10:00 alle ore 18:00.