Cambio ai vertici di Forza Italia al Senato: Gasparri è il nuovo capogruppo azzurro

Ieri sera il voto. Ronzulli verso la vicepresidenza dell'assemblea di Palazzo Madama

Cambio ai vertici di Forza Italia al Senato: Gasparri è il nuovo capogruppo azzurro
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Cambio al vertice del gruppo di Forza Italia a Palazzo Madama. Ieri sera i senatori azzurri si sono riuniti per sancire l'avvicendamento tra Licia Ronzulli (foto) e l'attuale vicepresidente della Camera alta, Maurizio Gasparri (foto). Un avvicendamento che era nell'aria da giorni, anticipato sugli organi di stampa. Un cambio che accontenta tutti. E che sicuramente vede i due protagonisti coinvolti allineati sulla stessa lunghezza d'onda.

La riunione di ieri è stata convocata dalla stessa Ronzulli. E si è tenuta alla presenza del segretario del partito, Antonio Tajani. Segno che il cambio al vertice del gruppo è un passaggio in linea con la nuova leadership azzurra. «Ringrazio Licia Ronzulli per il lavoro svolto», scrive su X lo stesso segretario, affidando così ai social la notizia della nomina di Gasparri a capogruppo. Il passaggio rappresenta un ulteriore passo di avvicinamento al congresso di febbraio, quando non solo si deciderà con il voto diretto di tutti i rappresentanti la nuova guida del partito orfano del suo leader e fondatore ma stabilirà anche la linea da seguire in previsione del voto di giugno per le elezioni europee. Un test importante per tutta la maggioranza di governo ma soprattutto per gli azzurri che hanno fin qui avuto in Europa, con il Ppe, un ruolo da protagonista. Ronzulli, verrebbe quindi candidata alla successione di Gasparri per la carica di vicepresidente del Senato. Un ruolo di prestigio e una responsabilità istituzionale che premiano la sua militanza e il suo impegno. Gasparri tornerà quindi a un ruolo più politico. L'ex ministro si è anche distinto a settembre per l'organizzazione di numerose iniziative legate al tesseramento che ha portato il partito a crescere in maniera esponenziale raggiungendo le oltre 100mila iscrizioni. Ora l'impegno di tutti, rassicurano dal partito, è di procedere a tappe forzate verso l'organizzazione del congresso.

Ancora ieri mattina, interrogato dai cronisti, Gasparri negava la possibilità di un avvicendamento. «Resto dove sono» ha ripetuto anche dai microfoni della trasmissione radiofonica Un giorno da pecora di Radiouno dove è frequentemente ospite.

Il cambio, però, è un passaggio salutato con favore dallo stesso Tajani. Ed è in linea, fanno notare gli osservatori di cose politiche, con quanto accaduto già a Montecitorio con il ritorno alla presidenza del gruppo di Paolo Barelli, fedelissimo di Tajani, al posto di Alessandro Cattaneo. La riunione di ieri sera non ha colto di sorpresa i senatori azzurri. Il crisma dell'ufficialità, però, deve attendere la decisione dell'aula.

Sarà in fatti l'emiciclo di Palazzo Madama a mettere il sigillo a questo avvicendamento con il voto alla Ronzulli. Secondo quanto riferiscono al partito di Berlusoni, il cambio potrebbe avvenire già entro la fine di questa settimana.

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