Cinque Stelle sì ma niente panna. Alla Camera dei deputati arriva il gelato artigianale: sono in corso i preparativi per allestire un corner, un banco frigo dedicato, alla buvette. L'appuntamento con la novità è per la prossima settimana. I deputati troveranno solo coppette, niente coni. E i gusti dovrebbero essere soltanto sei. A spingere è stato soprattutto Paolo Trancassini, parlamentare questore, esponente di Fratelli d'Italia, deciso a valorizzare una delle eccellenze più amate del made in Italy: il gelato, appunto. Ma l'iniziativa non convince il deputato Filippo Scerra, questore grillino, che ha votato contro, parlando di "privilegio inutile". Favorevole, invece, il terzo deputato questore, ossia Alessandro Manuel Benvenuto, della Lega. Due voti contro uno consentono al gelato di fare capolino tra mozioni, proposte di legge e riunioni fiume in commissione. Ma quella dei grillini è una battaglia di principio, una guerra santa al pistacchio e alla stracciatella in nome dell'austerità. Una sorta di crociata contro la felicità dei parlamentari, portata avanti dai fautori - quello sì, delittuoso per i conti della nazione - del Superbonus 110% di contiana memoria, che è costato circa 130miliardi.
"Mi sono impegnato in questo organo a contribuire al miglioramento dell'istituzione Camera - annota Scerra, con fierezza, sui social - , affinché le sue funzioni fondamentali, come il processo legislativo, siano all'avanguardia attraverso l'introduzione di strumenti digitali e dell'intelligenza artificiale". E ancora: "Non possiamo chiedere sacrifici ai cittadini e pensare ai gelati in Parlamento. Giusto concentrarsi su ciò che serve davvero all'istituzione e al Paese".
Per esempio sul bonus monopattino, verrebbe da dire. O sul reddito di cittadinanza che, uscito dalla finestra del Parlamento, prova a rientrare - sempre grazie alle proposte targate "campo largo" - in ogni elezione regionale. Ma Scerra è convinto della bontà della sua contrarietà, e ne fa una bandiera. "Il collegio dei questori deve occuparsi di proposte serie, e così abbiamo confermato il blocco degli stipendi dei parlamentari, incrementato, su mia proposta, il costo dei pasti per i deputati, ridotto gli sprechi". Insomma, dopo aver "aperto il Parlamento come una scatoletta di tonno" e aver scoperto di non trovarsi poi così male nella parte del tonno, i pentastellati puntano al gelateria. "Sai quanti deputati contiani verranno a mangiare il gelato in buvette...", ci fa presente un parlamentare di Fratelli d'Italia.
Possibile che accada ma sarebbe un grave torto nei confronti del loro collega Filippo Scerra, paladino tutto d'un pezzo contro il pistacchio, il cioccolato e gli altri gusti tra cui si sceglierà, a breve, pure a Montecitorio.