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La Camera si occupa di gossip (ma prima dov'erano le grilline?)

In aula dibattito surreale sulla rubrica del "Giornale"

La Camera si occupa di gossip (ma prima dov'erano le grilline?)

Più ancora che a trovare le coperture della manovra, l'aula della Camera in questi giorni è impegnata a scoprire chi siano i due deputati, una grillina e un leghista, beccati a fare sesso nella toilette di Montecitorio. Grande agitazione tra le onorevoli M5s, scosse da una seconda indiscrezione raccontata sempre da Romana Liuzzo sul Giornale: un'altra eletta Cinque stelle colta in tenere effusioni stavolta con un collega di Forza Italia. È noto che i grillini non tollerino neanche le minime critiche dalla stampa, ma che persino gli aggettivi «vivaci» ed «esuberanti» diventino per loro insopportabili insulti sessisti è una novità. Tanto più che per imboscarsi in un bagno o scambiarsi effusioni bisogna essere in due, quindi a rigor di logica il gossip riguarderebbe anche i deputati, non solo le deputate. Ma niente.

La grillina Maria Edera Spadoni ha preso la parola per denunciare vivacemente (con rispetto parlando) al Parlamento il vile attacco in corso e chiedere l'intervento urgente del presidente della Camera Roberto Fico, riedizione grillina della Boldrini. I dialoghi che riportiamo sono tratti dallo stenografico della seduta di ieri, a testimonianza che per davvero la Camera dei deputati italiana si è occupata di scappatelle e flirt con la gravità che spetterebbe ad altre questioni. Il fatto, come ha spiegato la Spadoni, è che non si tratta di un innocuo gossip di Palazzo, macché, qui «ci ritroviamo di fronte all'ennesimo commento sessista» e lei non ci sta a farsi «dare della vivace e della esuberante da una giornalista, perché questa non è informazione, questo è semplicemente sessismo», e insomma se vogliamo «tutelare le donne e l'onorabilità di questa istituzione» bisogna darci tutta una regolata, specie i giornalisti, ha tuonato la Spadoni indignata. La Carfagna le ha ricordato, giusto per la cronaca, gli attacchi subiti dalle donne di centrodestra - i più recenti, proprio dai militanti M5s - che però non hanno mai destato allarmi, men che meno dal M5s, sull'onorabilità delle istituzioni minacciate dal sessismo. Ma poi ha chiesto di parlare il deputato Fiano, del Pd, ed eccolo: «Prendo spunto dalle parole della collega Spadoni per unirmi alla solidarietà per le colleghe del M5s raggiunte da offese o da aggettivi o da accuse di tipo sessista», bisogna aggiungere «un sentimento di grande amarezza» perché «evidentemente la cultura del sessismo è penetrata anche qua dentro. Uniamoci tutti, per favore, perché perlomeno in quest'aula sia fatta barriera a questo modo di considerare il giudizio sulle donne in particolare» (applausi dal gruppo Pd). Il tutto, ricordiamolo, solo perchè in una rubrica del Giornale è stato scritto che due deputati si sono dati appuntamento in bagno e altri due si scambiano «dolci effusioni». Un dibattito surreale, chiuso da par suo da Fico con un impegno solenne: «Questi articoli sono chiaramente sessisti e questa Presidenza ed io assolutamente non li tollero e insieme lavoreremo affinché ci sia un modo per uscirne e cercare di creare una cultura molto più avanzata».

Applausi.

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