Cameron ci regala 007. Ma i profughi non li vuole

Neanche un profugo in Gran Bretagna, in base alla linea dura già spiegata all'Europa, ma in cambio un aiuto di intelligence, con mezzi e risorse in arrivo da Londra per affrontare l'emergenza sbarchi sulle coste italiane, in particolare in Sicilia. Dal faccia a faccia col premier britannico David Cameron, in visita all'Expo di Milano per il National day britannico, Matteo Renzi incassa un impegno in più rispetto alla collaborazione sui pattugliamenti nel Mediterraneo con una nave della Royal Navy.

Dopo il pranzo di lavoro con le rispettive delegazioni il premier italiano e Cameron illustrano i punti di conttato raggiunti nel bilaterale, a partire dal dossier immigrazione. Certo, restano «posizioni diverse sulle singole scelte da adottare - spiega Renzi -, ma c'è la condivisione che questo problema non è un problema solo italiano». Gli inglesi, come già i tedeschi e i francesi che respingono gli immigrati al confine di Ventimiglia, non condividono affatto la richiesta italiana di ripartire i profughi in quote tra i Paesi Ue. Su questo l'incontro con Cameron non sposta di mezzo millimetro la posizione di Londra. Il massimo che la diplomazia di Palazzo Chigi può portare a casa è la comune convinzione che - dice Cameron - «sul problema dell'immigrazione bisogna lavorare insieme a livello europeo», e dunque non può essere una grana solo dell'Italia. Assicura il premier britannico che in questo «approccio globale» rientra anche un aiuto concreto della Gran Bretagna al controllo delle coste italiane: «Lavoreremo con i vostri servizi di intelligence in Sicilia dove metteremo gente e risorse per provare a interrompere i collegamenti tra chi cerca di partire nel Mediterraneo e gli scafisti». Per Renzi «la prima necessità è risolvere il problema in Africa», che «non può essere considerata un continente di serie B dalla comunità internazionale, e su questo c'è convergenza con Cameron».

Nel colloquio anche l'altra mina vagante per l'Europa, il referendum del 2016 sulla cosiddetta Brexit, l'uscita della Gran Bretagna dalla Ue.

La posizione del premier Renzi, è netta: "Pensiamo che non ci sia un futuro per l'Europa senza il Regno Unito come partner fondamentale". Mentre la moglie Agnese con la figlia Ester si gusta una crepe alla nutella e panna montata nello spazio della Ferrero a Expo. Con tanti saluti a Segolene Royal.

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