Camion di aiuti nella Striscia. Anp: "Blair, pronti a cooperare"

Prove di ritorno alla vita nella Gaza distrutta. Altri orrori di Hamas: via alle rappresaglie

Camion di aiuti nella Striscia. Anp: "Blair, pronti a cooperare"
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Un mercato in strada a Gaza City, in mezzo ai palazzi in rovina, con una folla di persone impegnate in quello che potrebbe sembrare un piccolo assaggio di vita quotidiana. Sono le immagini dalla Striscia ieri mattina che mostrano le tivù. Con il cessate il fuoco che sembra reggere, già 500mila palestinesi sono rientrati nel nord dell'enclave. Il ritorno dei gazawi alle loro case però è tragico: "La nostra vita non sarà mai più come prima", racconta Mohammad. Sono all'opera già i bulldozer e le scavatrici che hanno iniziato a rimuovere le macerie a Gaza City, mentre continua il ritorno dei civili alla città distrutta da due anni di bombardamenti.

Hamas da parte sua sta già cercando di riprendere il controllo delle aree dell'enclave da cui si è ritirata l'Idf ed è iniziata la rappresaglia contro i gruppi accusati di aver aiutato Israele. Le forze di sicurezza del governo di Hamas continuano a dispiegarsi in nuove aree all'interno della Striscia, con l'obiettivo di estendere il proprio controllo. Miliziani della sicurezza interna e dell'intelligence della Brigate Qassam, l'ala armata del movimento, si sono posizionate nel nord della Striscia, in particolare a Jabalia. Secondo le testimonianze raccolte, è subito partita la rappresaglia contro i membri dei gruppi che si erano formati negli ultimi mesi, come le Forze popolari di Yasser Abu Shabab, e già ci sono stati esecuzioni sommarie e arresti a Jabalia e Beit Lahia.

Uomini mascherati alcuni in uniforme, ma la maggior parte in abiti civili sono stati visti in giro per le strade di Gaza negli ultimi giorni, alcuni mentre distribuivano dolciumi, per riprendere consenso, altri semplicemente facevano la guardia. Le emittenti della Striscia hanno anche diffuso il filmato di un uomo armato e mascherato che sparava a una gamba di un residente, una pratica che Hamas ha utilizzato durante tutta la guerra contro i presunti collaborazionisti di Israele o coloro che erano accusati di aver rubato aiuti umanitari. Il timore è di un ritorno al regime del terrore del movimento islamista.

Intanto quattrocento camion con aiuti hanno cominciato ad attraversare i valichi al confine sud con l'Egitto, ed entrare a Gaza. Alle 6 di ieri mattina, le 5 in Italia, decine di tir erano in attesa ai valichi di Rafah, Kerem Shalom e, per la prima volta da marzo, anche ad Al-Awja.

Il Cogat ha assicurato che camion con generi di prima necessità erano già arrivati sabato, senza però fornire dettagli sul numero dei convogli. In base all'accordo raggiunto con Hamas a Sharm el Sheikh, sono attesi 600 furgoni al giorno. Ieri infine anche l'Anp è intervenuta e si è detta pronta a collaborare con Tony Blair per il futuro di Gaza.

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