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"Cancellare il Corpo forestale è una follia"

L'allarme dell'ex ministro: i reati ambientali si moltiplicheranno

"Cancellare il Corpo forestale è una follia"

Roma - Michela Vittoria Brambilla, onorevole e presidente della Lega Italiana Difesa Animali e Ambiente, addio al Corpo forestale dello Stato?

«Non so se Renzi ci fa o ci è. La delega che consente l'assorbimento del Corpo forestale dello Stato non è una riforma ma una controriforma che fa arretrare la cultura e la civiltà del Paese».

Ma la legge è legge. Che fare ora?

«Come Federazione Italiana Associazioni Diritti Animali e Ambiente chiediamo al governo di non esercitare la delega. Comunque non nel senso di un assorbimento del Corpo, definito “eventuale” dalla legge stessa, ma di una razionalizzazione e revisione organizzativa».

Che cosa si rischia adesso?

«Lo sfascio del sistema di vigilanza ambientale, e venatoria, completato dalle disposizioni del decreto enti locali, approvato nei giorni scorsi: mentre si prepara l'assorbimento del Corpo, la polizia provinciale è destinata ad un probabile “spezzatino” tra Regioni e città metropolitane con “funzioni di polizia municipale”. Insomma, chi si occupava di tutelare l'ambiente e la biodiversità andrà a dirigere il traffico».

A molti pare strano che sia proprio un Paese come l'Italia disfarsi del Corpo forestale…

«Infatti è incredibile. In un Paese come l'Italia, primo in Europa per biodiversità, dove si consuma un reato ambientale ogni quaranta minuti, dove le frodi alimentari sono all'ordine del giorno, dove i casi di maltrattamento e uccisione di animali non si contano, sarebbe veramente assurdo sopprimere di diritto o di fatto il Corpo specializzato nella repressione di questi delitti».

Ma il problema dei costi?

«È ipocrita parlare di risparmi che non ci saranno, o saranno irrisori. A parte la beffa di lasciare in piedi i Corpi forestali di Regioni e Province autonome, i veri risparmi si realizzano non cancellando un intero Corpo ma centralizzando gli acquisti di beni e servizi».

Perché tanta ostinazione dal governo?

«Forse è preoccupato di assecondare le pressioni dell'Unione europea sull'omologazione delle forze di polizia o, peggio ancora, è condizionato dalle tante lobby economiche, a cominciare da quella venatoria e delle armi da fuoco».

Un governo amico delle doppiette?

«Beh, ha modificato la legge sulla caccia in senso favorevole ai cacciatori, consentendo la caccia sulla neve».

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