Uno non vale uno. Soprattutto in ambiti tecnici. A smontare la teoria fondante del Movimento Cinque Stelle ci pensa un candidato di En Marche! - il partito di Emmanuel Macron - alle elezioni politiche di giugno in Francia.
Si chiama Cédric Villani, ha 43 anni e origini italiane. Ma è anche un celebre matematico - nel 2010 vinse la medaglia Fields, considerata il "Nobel" per la matematica - e direttore dell’Institut Henri Poincaré di Parigi. "Sugli argomenti tecnici la parola di uno non vale quella di un altro, non sono uguali", dice in un'intervista al Corriere, in cui parla anche dei populismi e dei partiti anti tecnocrati che si sono affermati negli ultimi anni. "Bisogna dirlo e riconoscere il merito degli esperti", aggiunge, "L'importante è la credibilità: nel mio caso la competenza è stata riconosciuta, con il premio Fields, da una giuria internazionale. Ma paghiamo certi conflitti di interesse che in passato non sono stati trattati con sufficiente rigore. E poi dovremo dialogare con tutti".
E di se stesso dice: "È vero che ho tutti i requisiti. Ma quelli sono solo la precondizione, il bello viene adesso". È di destra o di sinistra? "Non ho mai voluto scegliere", assicura.
Ma di certo se fosse eletto non si occuperà solo di scienza e matematica: "Bisogna avere in testa anche le altre questioni", spiega Villani, "Per esempio se parliamo dei grandi giganti americani di Internet è una questione di scienza e tecnologia, ma anche di politica estera. L'intelligenza artificiale significa organizzazione del lavoro, conseguenze sulla disoccupazione e sul fisco. Siamo in un'epoca in cui le questioni tecniche e politiche sono intrecciate più che mai".- dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
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