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Cannabis in casa, Rita Bernardini fermata dai carabinieri

L'esponente, che da tempo si era denunciata per la detenzione di piante (ora sequestrate dai carabinieri), ha commentato la convocazione in caserma su Facebook: "Forse è la volta buona"

Cannabis in casa, Rita Bernardini fermata dai carabinieri

L'ha definita "la volta buona" e lo ha fatto, ancora una volta, pubblicamente, sul suo profilo Facebook. Rita Bernardini, esponente dei Radicali, in queste ore è stata fermata a Roma ed è stata portata alla caserma dei carabinieri di via Cassia per aver coltivato della cannabis a scopo terapeutico nella sua abitazione.

Bernardini, che si è sempre denunciata alle autorità per questa coltivazione all'interno della sua abitazione, con l'intento di fare luce sull'esigenza di una legge che regolamenti questa pratica, ha raccontato come ha appreso la notizia della convocazione: "Telefonata dei carabinieri: 'Lei è in casa?' 'No, veramente sono sul treno per andare a Parma (laboratorio spes contra Spem nel carcere), sto fuori due giorni' 'Deve venire qui'. Ho fatto appena in tempo a scendere dal treno e ora sono su un taxi verso casa". E a conclusione del post, l'appello: "Cannabis regolamentata! Accesso alle cure!".

L'esponente del partito radicale non violento, transnazionale e transpartito, che da tempo conduce una disobbedienza civile per i malati che necessitano di cure tramite la cannabis terapeutica, sul suo profilo Facebook ha postato le immagini delle piante sequestrate dalle forze dell'ordine. Fra i primi a commentare il suo post, Marco Cappato: "Molto bene Rita, sarà una grande occasione per processare una legge ingiusta.

Brava e complimenti per il coraggio e l'ostinazione".

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