Politica

Le canne al vento della Sardina

Le canne al vento della Sardina

Francamente il dubbio ci era già venuto. Ma, nell'era del politicamente corretto mozzalingue, ci eravamo preventivamente censurati. Però, dai, uno che si mette a dormire in salotto con una tenda da campeggio sotto una foto di Berlinguer qualche sospetto lo fa venire, no? E vogliamo parlare di quando in consiglio comunale a Bologna, con la voce rotta dall'emozione, aveva informato l'assemblea felsinea della tragica scomparsa di due oche azzannate a morte da due cani? E, a pensarci bene, anche il nome «6 mila sardine», può essere palesemente ispirato al menu di una nottata di fame chimica.

Bene, ora, Mattia Santori, l'uomo che ha fondato un movimento per silenziare la campagna elettorale del centrodestra - unico caso nelle democrazie occidentali - che ha tentato, senza riuscirci, di sfondare nel Pd e che alla fine si è accontentato di uno strapuntino, ha deciso di calare la maschera: «Mamma mi faccio le canne». Che anche se è il titolo di un libro, sembra una confessione. Non sua, per carità, anche se spiegherebbe molte cose e non sarebbe una notizia stupefacente. Il volume, scritto da Antonella Soldo, dei Radicali, è stato presentato ieri al parco della Montagnola, nel capoluogo emiliano, insieme ad un entusiasta Santori. D'altronde, la sardina riccioluta, è da sempre un convinto antiproibizionista, nel 2021 aveva addirittura intrapreso un «cannabis tour» per portare in giro per l'Italia il verbo della legalizzazione.

«Nel libro si raccontano storie vere di come spesso il tabù e lo stigma sociale della cannabis produca più danni che benefici, soprattutto tra i giovani. Un motivo in più per rifiutare il silenzio e il negazionismo a priori, un motivo in più per riprendere un dialogo che in Italia non è mai iniziato», spiega convintissimo il consigliere comunale.

Adesso la carriera politica di Santori raggiunge l'acme, con il tentativo di far parlare figli e genitori di temi brucianti come la marijuana. Non esattamente la priorità di Bologna e tantomeno del Paese. Roba che nel maggio del 69 sarebbe sembrata già fuori stagione di almeno un anno. Figuriamoci nel 2022, ma si sa che a sinistra hanno un certo sapore vintage per la politica.

Noi restiamo in attesa che il nostro eroe ci regali altre emozionanti avventure da Bologna, non sappiamo se lui nel frattempo si stia arrotolando una canna, ma sappiamo per certo che si è totalmente fumato il movimento delle sardine, quello che la sinistra, per lunghi mesi, aveva glorificato come la nuova e luminosa avanguardia giovanile del Paese e che ora è svanito nel nulla. Evidentemente non è l'unico a fumare

Commenti