Dalle fosse comuni ai meno comuni nidi di caretta caretta, restando in spiaggia. Zingaretti mantiene la barra a dritta sull'estate nelle sue esternazioni agostane, ma cambia decisamente topic dopo il violento attacco lanciato dal palco della Festa dell'Unità a Matteo Salvini e Giorgia Meloni. Per il governatore del Lazio e segretario Pd, infatti, con i due leader sovranisti al governo, antieuropeisti e con «atteggiamenti negazionisti» in stile Bolsonaro e Orban sul virus, oggi avremmo «le fosse comuni sulle spiagge». Una frase-choc, che infatti ha immediatamente innescato la reazione dei due politici chiamati in causa. «Che pena, che squallore, che paura di perdere elezioni e poltrona», ha ringhiato Salvini, mentre la Meloni ha risposto punto su punto a Zingaretti, rispedendo al mittente anche l'accusa di negazionismo sul Covid, che arriva proprio da chi «faceva gli aperitivi a Milano al grido di l'unico virus è il razzismo». La leader di Fdi, calcolatrice alla mano, ricorda poi al presidente della Regione Lazio che «in Brasile e in Ungheria ci sono stati, in rapporto alla popolazione, meno morti che nell'Italia governata dagli illuminati e responsabili Conte, Zingaretti, Di Maio e Renzi».
Di fronte alle bordate di ritorno dei suoi obiettivi del giorno prima, Zingaretti non replica. Non rintuzza, non alimenta la polemica, non ritira le sue affermazioni. Cambia argomento, cambia musica e sceglie, parafrasando un vecchio successo di Celentano, di mettere in playlist «Una caretta in un pugno». Restando, appunto, in ambito balneare, ma scegliendo un profilo meno catastrofico e più ecocompatibile, che strizza l'occhio all'ambiente mentre glissa sulle accuse lanciate poco prima.
Per farlo, ovviamente, sceglie Facebook, dove nel cuore della notte tra venerdì e sabato Zinga annuncia, trionfante: «Stamattina sulla spiaggia di Fondi sono nate 60 tartarughe caretta caretta! È una buona notizia perché testimonia che l'impegno della Regione Lazio per la conservazione e la tutela del nostro ecosistema sta dando i suoi frutti, segno di quanto nel Lazio la natura e la biodiversità siano salvaguardate». Insomma, dove i sovranisti avrebbero scavato per seppellire le vittime di un virus fuori controllo, l'illuminato governo democratico laziale invece salvaguarda «natura e biodiversità», e lo fa a Fondi come nelle altre quattro spiagge della regione dove ancora si attende la schiusa delle caretta caretta, e pazienza se nella fretta ci scappa un refuso e Torvaianica diventa Torvaianoca. Almeno sotto la sabbia governata da Zinga ci sono uova, non salme.
Ovviamente la svolta ambientalista non funziona per tutti come arma di distrazione di massa, e qualcuno, tra i commenti al post, non le manda a dire al Governatore. C'è Silvia che ricorda a Zingaretti che le uova di Torvaianica sono vuote, non fecondate, e che «si sa già da 3-4 giorni». Claudio che lo accusa di essere «ambientalista per convenienza», Bruno che ironizza sull'«Ecosistema al top» visto che «ci sono anche i cinghiali per le strade di Roma», Adelina che gli rinfaccia di aver «firmato un provvedimento per la riapertura della caccia, anche in aree protette» e Fabio che lo prende in giro: «Adesso che il leader Pd mi ha dato questa buona notizia sono felice: ora aspetto che mi arrivi il bonus Iva di maggio».
Da spiaggia a spiaggia, da polemica con altri politici a polemica con l'antipolitica,
dalle fosse comuni ai luoghi comuni, Zingaretti combatte su tutti i fronti. Consapevole che se il successo in politica può arrivare lento come una tartaruga, c'è sempre il rischio che guizzi via, rapido come una sardina.nella
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