Carabiniere fa sesso in caserma e poi va a segnare gli straordinari

Il militare, 48 anni, è ora indagato per truffa e falso ideologico

Carabiniere fa sesso in caserma e poi va a segnare gli straordinari

Truffa e falso ideologico. Questi i reati contestati a un 48enne appuntato dei carabinieri. Una storia che si svolge a Ravenna, che ha i contorni della farsa e che porterà quasi sicuramente il militare ad essere rinviato a giudizio. L'uomo ha conosciuto due donne al bar, se le è portate in caserma e ha fatto sesso con una delle due. Poi si è segnato un'ora di straordinario, tanto per favorire.

I fatti risalgono allo scorso 11 gennaio, nel frattempo il militare è stato trasferito a un altro Comando regionale, come riferisce il Resto del Carlino che dà notizia dell'avviso di fine indagine firmato dal Pubblico ministero Cristina D'Aniello che ha coordinato l'inchiesta svolta dagli stessi carabinieri.

Detto questo, le indagini a carico dell'uomo lo hanno scagionato dall'accusa più grave, quella di violenza sessuale. Fondamentale in questo senso la testimonianza dell'altra donna fatta entrare in caserma quella sera che ha confermato che il rapporto era stato consenziente. Ma proprio durante gli accertamenti investigativi è emerso il comportamento fraudolento del carabiniere, perché nello stesso momento dell'amplesso con la donna (da mezzanotte all'una) si era segnato un'ora di straordinario per ricevere una paga non dovuta. Una mossa utile a giustificare il comportamento agli occhi dei colleghi, visto che all'indagato viene contestato anche di aver ingannato il piantone quella sera, dicendogli di aver la necessità e l'urgenza di far entrare le donne al comando per acquisire da loro preziose informazioni investigative.

Un anno fa un altro clamoroso episodio di sesso aveva messo scompiglio nel mondo dell'Arma dei Carabinieri, anche se le circostanze in quel caso ebbero una risonanza mediatica molto maggiore, dovuta alla gravità del fatto. A Firenze, due carabinieri erano stati accusati di aver violentato due ragazze americane di 20 e 21 anni arrivate in Italia per motivo di studio. I fatti risalgono al 7 settembre del 2017. Per loro è stato chiesto il rinvio a giudizio, entrambi sono accusati di violenza sessuale aggravata.

Nei giorni scorsi i due militari erano stati destituiti con una decisione adottata dall'Arma al termine di un'indagine disciplinare, avviata parallelamente all'inchiesta penale a seguito delle denuncia delle giovani americane.

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