Cronaca internazionale

Il cartello gestiva un terzo della coca nell'Ue: 49 fermi

Maxi blitz Europol tra Dubai, Francia, Belgio e Spagna. Sequestrate 30 tonnellate di "neve"

Il cartello gestiva un terzo della coca nell'Ue: 49 fermi

L'Europol ha smantellato tra Francia, Belgio, Spagna e Dubai un mega-cartello della cocaina che controllava un terzo del commercio della sostanza in Europa. Una maxi operazione, alla quale hanno partecipato anche agenti di polizia di Olanda, Francia, Belgio e Emirati Arabi Uniti, e che ha portato al sequestro di oltre 30 tonnellate di droga e all'arresto di 49 persone, che sono accusate anche di riciclaggio.

Durante i blitz effettuati nelle ville dei narcos - le cui immagini sono state diffuse dalla Guardia Civil spagnola - sono state trovate automobili, moto e orologi di lusso, oltre a decine di passaporti di varie nazionalità. L'organizzazione aveva stabilito la propria base operativa nei Paesi dove si trovano i più grandi porti d'Europa, prima porta d'ingresso degli stupefacenti in arrivo dall'America Latina. Il traffico internazionale di droga si snodava, in particolare, attraverso i porti di Anversa e Rotterdam.

«I baroni della droga - fa sapere l'Europol - si erano alleati per costituire un cosiddetto supercartello. Il traffico di cocaina in Europa sotto controllo e gestito dai sospetti era enorme». In tutto sono sei gli arresti a Dubai, altre tredici persone sono state fermate in Spagna, sei in Francia e dieci in Belgio. Inoltre quattordici persone erano già state arrestate nel 2021 in Olanda nel quadro della stessa operazione. L'Olanda ha intanto già fatto sapere di aver intenzione di chiedere l'estradizione di due dei sospetti arrestati a Dubai: si tratta di un uomo di 37 anni di olandese-marocchino e di uno di 40 anni olandese-bosniaco. Almeno sei dei narcos arrestati sono considerati obiettivi di alto valore.

I «Lords of Drugs» era il nome del cartello che coordinava le attività criminali delle cellule dei vari Paesi, un giro che controllava il traffico di stupefacenti di gran parte d'Europa riuscendo a movimentare enormi quantità di sostanze stupefacenti. Gli arresti sono stati effettuati dalle forze dell'ordine di sei paesi (Spagna, Francia, Belgio, Paesi Bassi, Emirati Arabi Uniti e Stati Uniti), impegnati da tempo in parallelo nell'indagine chiamata «Operation Desert Light» e diretta sia ai centri di comando che alle operazioni di logistica del traffico di droga in Europa.

L'operazione dell'Europol segue l'arresto, lo scorso novembre, sempre a Dubai, del narcos Bruno Carbone, considerato uno dei maggiori narcotrafficanti italiani, che era latitante dal 2003.

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