Quei 18 veicoli anti-incendio non ancora consegnati: "Zingaretti dia spiegazioni"

Fratelli d'Italia presenta un'interrogazione sul caso dei 18 veicoli anti-incendio ordinati dalla protezione civile del Lazio nel 2020 e non ancora arrivati a destinazione: "Sarebbero potuti servire a spegnere i roghi di questi giorni"

Quei 18 veicoli anti-incendio non ancora consegnati: "Zingaretti dia spiegazioni"

Dopo il caso delle "mascherine fantasma" la Protezione Civile regionale del Lazio torna al centro delle polemiche. Questa volta nel mirino c’è la fornitura in noleggio operativo a lungo termine senza conducente, per otto anni di 18 veicoli completi di modulo antincendio boschivo AIB, da destinare allo spegnimento di roghi come quelli che affliggono la Capitale in queste settimane. A dare battaglia è la consigliera di Fratelli d’Italia, Chiara Colosimo, che con un’interrogazione al presidente Nicola Zingaretti ha chiesto chiarimenti sul destino dei mezzi che nel dicembre del 2019 la Regione si era impegnata ad acquistare stanziando all’incirca 7,8 milioni di euro.

L'interrogazione sui ritardi nella consegna

Come ricostruito nel documento, ad aggiudicarsi la gara d’appalto indetta dalla Protezione Civile è la Tekne Srl di Ortona, azienda che dagli anni ’90 è fiore all'occhiello nella produzione di veicoli speciali, industriali e militari e di sistemi elettronici sia in ambito civile, che per il settore della Difesa e della sicurezza. A luglio del 2020 viene certificata l’aggiudicazione del bando per la fornitura dei 18 veicoli, suddivisi in due lotti e del servizio di manutenzione. Secondo il capitolato di gara la consegna sarebbe dovuta avvenire "entro e non oltre il termine di 250 giorni naturali e consecutivi a decorrere dalla data in cui l’ordinativo di fornitura è divenuto irrevocabile", per la prima parte, ed "entro e non oltre il termine di 360 giorni naturali" per la seconda.

Ma ad oggi, fa notare Colosimo nell’interrogazione "nonostante fosse stato previsto un lungo termine per la consegna, già abbondantemente superato, con inizio dell’operatività dei mezzi nei primi mesi del 2021, sembrerebbe che gli stessi non siano ancora arrivati a destinazione". "Nel frattempo, però, - attacca la consigliera - Roma e il Lazio sono vittime di continui incendi e gli uomini del soccorso antincendio sono costretti ad operare con mezzi ormai datati".

"Potevano essere utilissimi per il contrasto ai roghi di questi giorni"

"Questa estate – aggiunge - si preannuncia drammatica e i 18 mezzi oggetto della gara potevano essere utilissimi sia per la prevenzione che per il contrasto degli incendi. Come potevano esserlo anche nella scorsa stagione. Il mancato arrivo degli stessi, con le somme per l’acquisto già impegnate, è sicuramente causa di disagi e non permette alla Protezione Civile di avere i mezzi necessari per contrastare al meglio le emergenze nella stagione estiva".

"È vero che la società ha circa un anno di tempo per la consegna dei veicoli, ma ci chiediamo perché inserire un tempo di consegna così lungo per una fornitura nata per contrastare un’emergenza", annota infine la rappresentante del partito di Giorgia Meloni che chiede al governatore di chiarire "se la mancata consegna dei mezzi, considerati indispensabili per il contrasto degli incendi boschivi, abbia causato dei danni all’attività della Protezione Civile regionale anche in virtù del fatto che gli stessi sarebbero dovuti arrivare a destinazione oltre un anno fa".

La replica dell'azienda: "Problemi negli approvvigionamenti dei componenti"

La Regione, sentita dal Giornale.it, non conferma, né smentisce. E si riserva di rispondere nel merito in aula a via della Pisana. Nel frattempo a chiarire la vicenda è l’azienda che avrebbe dovuto espletare la fornitura e che imputa il ritardo di "circa dieci mesi" nella consegna alla difficoltà di reperire componenti di vario genere essenziali per la realizzazione dei veicoli a causa della difficile situazione internazionale. "Non siamo solo noi ad avere questo tipo di problemi ma l’intera industria automobilistica, la protezione civile del Lazio ha più volte sollecitato la consegna e noi abbiamo chiesto proroghe a fronte di evidenze di alcuni ritardi imputabili a cause di forza maggiore: insomma, prima il Covid, poi la guerra hanno portato a serie difficoltà negli approvvigionamenti", ci spiega al telefono Carlo Ulacco, responsabile tecnico della società.

"Ci tengo a precisare che in questo periodo non abbiamo incassato un euro, perché su questo tipo di forniture con la formula del noleggio a lungo termine non sono previsti anticipi, quindi – aggiunge - il disagio non è solo per chi non ha ricevuto i veicoli in tempo, ma anche per noi che per la mancanza di alcune componenti non abbiamo potuto consegnarli".

"Consegna prevista tra dieci giorni"

Da Tekne fanno sapere che ormai, però, i mezzi anti-incendio sono in dirittura d’arrivo. Tra dieci giorni è prevista la consegna dei primi due veicoli e a seguire una coppia a settimana per le settimane successive. "Siamo nella fase finale - assicura Ulacco –, dire che queste vetture avrebbero fatto comodo in questi giorni è giusto e lo sappiamo bene, ma putroppo non è colpa di nessuno, tutte le nostre consegne stanno subendo ritardi a causa del quadro internazionale". "Si tratta di problemi indipendenti da noi, e questo è dimostrabile e certificato, - conclude – anche perché altrimenti ci sarebbe stata la risoluzione del contratto". L’attacco politico, per Tekne, insomma, sarebbe ingiustificato.

"Bene ha fatto il consigliere Colosimo a presentare un'interrogazione urgente all'amministrazione regionale per chiedere conto su che fine abbiano fatto questi veicoli speciali che sarebbero serviti come il pane durante l'emergenza incendi

che sta vivendo la Capitale", incalza invece il deputato e coordinatore regionale per il Lazio di Fratelli d’Italia, Paolo Trancassini, che chiede alla Regione di dare spiegazioni dettagliate sulla vicenda.

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