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Regeni, l'Egitto attacca Fico: "Una posizione ingiustificata"

Il Parlamento egiziano è intervenuto sulla posizione del presidente Fico. Quanto dichiarato dal grillino sul caso Regeni sarebbe ingiustificato. Il ministro Moavero, intanto, convoca l'ambasciatore in Farnesina

Regeni, l'Egitto attacca Fico: "Una posizione ingiustificata"

Quanto detto ieri dal presidente della Camera Roberto Fico sul caso di Giulio Regeni ha prodotto degli effetti: il Parlamento egiziano, nel corso della giornata di oggi, ha parlato di quella di Fico come di una "pozione ingiustificata".

Durante la giornata di ieri, il pentastellato aveva reso noto di voler porre un freno alle relazioni intecorrenti tra l'istituzione che presiede e l'assise parlamentare egiziana: "Con grande rammarico - aveva dichiarato - annuncio ufficialmente che la Camera dei deputati sospenderá ogni tipo di relazione diplomatica con il Parlamento egiziano fino a quando non ci sará una svolta vera nelle indagini e un processo che sia risolutivo".

A fare da sfondo a questa vicenda c'è sopratutto l'indagine aperta dalla Procura di Roma, che coinvolge sette persone facenti parte dei servizi segreti della nazione nordafricana. Ma da quella che tempo fa si chiamava Assemblea del Popolo è arrivata una replica dura: l'organismo parlamentare egiziano ha messo in evidenza la presunta natura ingiustificata di quanto dichiarato da Fico.

Si parla, come riportato pure su Repubblica, di una vera e propria disapprovazione. Gli egiziani, in sintesi, contestano al presidente della Camera di aver fatto questa mossa prima ancora della chiusura dell'inchiesta: "Lo Stato egiziano - viene specificato all'interno del comunicato - ha interesse nel rivelare i dettagli di quanto accaduto a Regeni considerando che la morte è avvenuta sul proprio territorio, come confermato a tutti i livelli e anche dal presidente del Parlamento, Ali Abdel Aal, a Fico durante i loro incontri al Cairo e a Roma".

Enzo Moavero Milanesi, che è il ministro degli Affari Esteri, ha tuttavia eccepito l'esistenza di "notizie molto deludenti rispetto alle rassicurazioni ricevute nei mesi scorsi". Il membro dell'esecutivo gialloverde ha invitato l'ambiasciatore egiziano a presentarsi presso la sede del dicastero che presiede.

Il fine della convocazione sembra quello di accelerare i tempi per giungere finalmente alla verità.

Hisham Badr, che è il diplomatico in questione, ha dal suo canto ribadito che: "L'impegno del suo governo per fare luce sul caso non può essere messo in discussione, che la collaborazione giudiziaria deve assolutamente continure e che è intenzione delle autorità egiziane proseguire le indagini nonostante le difficoltà riscontrate".

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