Caso Skripal, Londra accusa due russi: "Ecco le prove"

Caso Skripal, Londra accusa due russi: "Ecco le prove"

Londra - Scotland Yard e la magistratura inglese hanno ieri ufficialmente accusato due cittadini russi dell'attacco chimico di Salisbury contro l'ex spia russa Sergei Skripal e sua figlia Yulian, lo scorso marzo. I due, sulla quarantina, sono Alexander Petrov e Ruslan Boshirov, almeno secondo i passaporti utilizzati per entrare in Inghilterra il 2 marzo all'aeroporto di Gatwick. Hanno passato la notte a Londra, il giorno successivo si sono recati per un sopralluogo a Salisbury tornando nella capitale la sera, la mattina seguente sono entrati in azione. Dopo alcuni giri intorno alla casa degli Skripal, ne hanno contaminata la porta d'ingresso con il novichok, un agente nervino, per andare poi a Heathrow.

Gli inquirenti inglesi hanno parlato di «prove sufficienti» per poterli incriminare ma hanno anche aggiunto che non presenteranno domanda di estradizione a Mosca poiché la Russia non acconsente a mandare sui cittadini all'estero per essere giudicati. Le autorità inglesi emaneranno solo un ordine di arresto europeo nel caso gli accusati dovessero tornare in Europa. I due russi sono incriminati anche per il tentato omicidio dell'agente Nick Bailey che, avvicinatosi ai due Skripal privi di coscienza su una panchina vicino casa, rimase per qualche ora in pericolo di vita.

Parlando alla Camera dei Comuni il premier Theresa May si è spinta avanti: «Sulla base delle prove raccolte, i due sono ufficiali del Gru», aggiungendo che il via libera all'operazione è stato deciso agli alti livelli del governo russo: si legga Vladimir Putin. May ha fatto riferimento ai 250 agenti della polizia e dei servizi inglesi che hanno passato in rassegna 11mila ore di filmati di telecamere di sorveglianza e hanno ricostruito la dinamica dell'attentato. Un lavoro certosino che ha portato alla svolta di ieri.

Da parte sua la Russia continua a negare ogni coinvolgimento nella vicenda. Andrey Kortunov, direttore generale del consiglio affari internazionali russo, ha affermato che «il fatto di avere due foto e due nomi probabilmente falsi non significa molto». La stessa linea è stata espressa da altri funzionari e portavoce governativi. A livello internazionale il Regno Unito dovrebbe portare il caso giovedì al consiglio di sicurezza dell'Onu.

L'obiettivo primario è riunire i Paesi occidentali di fronte alla minaccia della spregiudicata aggressività russa. Guardando all'Europa e alle trattative per i termini della Brexit è ora probabile che il capitolo sicurezza venga trattato a parte, come più volte chiesto da Londra.

Commenti
Disclaimer
I commenti saranno accettati:
  • dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
  • sabato, domenica e festivi dalle ore 10:00 alle ore 18:00.
Accedi
ilGiornale.it Logo Ricarica