Le storie più imbarazzanti riguardanti Donald Trump erano ben custodite in una cassaforte nella sede del settimanale National Enquirer. Lo hanno rivelato alla Associated Press fonti vicine a David Pecker, l'amministratore delegato del gruppo editoriale American Media Inc che pubblica il periodico americano.
Pecker, che in cambio di informazioni sui soldi versati per ottenere silenzio su determinate persone ha appena ricevuto l'immunità nelle indagini federali che riguardano l'ex avvocato di Trump Michael Cohen, otteneva grandi vantaggi da quelle notizie esclusive che si impegnava a non pubblicare: poteva infatti chiedere importanti favori ai personaggi che in questo modo teneva in pugno.
Questo meccanismo viene chiamato nel mondo dei media americani catch and kill (acchiappa e uccidi), con chiaro riferimento a notizie importanti di cui ci si procura l'esclusiva apposta perché non vedano mai la luce. Sarebbe stato proprio Pecker - che è stato in ottimi rapporti con Trump per decenni - a proporgli un catch and kill riguardo alle più succulente di queste storie, che in effetti riguardavano proprio Trump, e in particolare i documenti relativi ai versamenti in denaro fatti a donne che dicevano di aver avuto relazioni sessuali con il presidente in cambio del loro silenzio. Si tratta di due personaggi ben noti: la ex modella Karen McDougal e la pornostar Stephanie Clifford, in arte Stormy Daniels. Trump nega che queste relazioni siano mai avvenute, ma l'emittente tv Cnn - che il presidente detesta apertamente e cerca sempre di screditare come fucina di false notizie diffuse per danneggiarlo - afferma che Pecker abbia già detto ai procuratori federali che Trump sapeva benissimo dei soldi versati da Cohen a quelle donne.
Insomma, sembra che il meccanismo catch and kill, grazie al quale Trump con la complicità di Pecker contava di tener segrete le sue vicende più imbarazzanti, stia facendo acqua. L'amicizia tra Trump e Pecker, che era solito volare regolarmente da New York in Florida sull'aereo del tycoon, il quale nel 2013 lo aveva pure proposto come direttore di Time, è finita da un pezzo e Pecker si è messo a collaborare con gli inquirenti.
Sono finiti così miseramente i tempi in cui il National Enquirer non solo comprava le notizie sgradite a Trump perfarle sparire, ma anche lo sosteneva nella sua corsa alla presidenza pubblicando notizie a discredito dei suoi avversari politici.
E la cassaforte che fine ha fatto? Secondo i media americani sarebbe stata svuotata prima dell'insediamento di Trump alla Casa
Bianca: alla American Media Inc temevano che quei contenuti potessero essere usati contro di loro. Non è chiaro al momento se le carte così scottanti per Trump siano state distrutte o trasferite in un altro luogo segreto.
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