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Sfuma la vittoria per Donato: Catanzaro va al dem Fiorita

A Catanzaro, il candidato del centrosinistra Nicola Fiorita batte con il 58% contro il 42% dello sfidante di centrodestra Valerio Donato

Sfuma la vittoria per Donato: Catanzaro va al dem Fiorita

A Catanzaro è in vantaggio il candidato del centrosinistra Nicola Fiorita con il 58% contro il 42% ottenuto dal suo sfidante del centrodestra, Valerio Donato, quando sono state scrutinate 45 sezioni su 92.

Il primo turno si era concluso con il candidato del centrodestra, Valerio Donato, era in vantaggio col 44% dei voti, un risultato ottenuto grazie al sostegno di ben 10 liste civiche. Tra queste spiccano Alleanza per Catanzaro (7,6%) e Prima l'Italia (6,4%) che fanno riferimento all'area della Lega di Matteo Salvini, mentre Catanzaro Azzurra (5,9%) è riconducibile a Forza Italia. Da segnalare anche il buon risultato di Cambiamo! con Toti (5,3%) che, insieme anche a quello delle altre liste civiche, ha consentito al centrodestra di superare il 50% di voti e, quindi, la maggioranza dei membri in consiglio comunale. Lo sfidante Nicola Fiorita, candidato di un centrosinistra espressione del 'campo largo lettiano' si è fermato al 31,7% con il Pd che ha ottenuto un misero 5,8% e il M5S a mala pena il 2,8%.

A fare da ago della bilancia e a decidere le sorti di questo secondo turno saranno gli elettori di due candidati dell'area di centrodestra: l'ex forzista Antonello Talerico che ha ottenuto il 13%, e la deputata di Fratelli d'Italia, Wanda Ferro, che ha preso il 9%. Quest'ultima, sebbene non sia stato siglato alcun apparentamento, ha sostenuto apertamente il candidato del centrodestra Donato, mentre Talerico, che si era presentato sostenuto da Noi con l'Italia (2,9%) e da altre liste civiche, ha dichiarato la propria preferenza di voto per il candidato del centrosinistra.“Sosterrò Nicola Fiorita e rimango nel Centrodestra anche se non più in Forza Italia. Di sicuro non entrerò a far parte assolutamente della coalizione con Pd e M5S.

Non posso andare con Donato per tanti motivi, ma – aveva spiegato nei giorni scorsi Talerico - in primo luogo perché quell’area ha posto un veto sulla mia candidatura a sindaco e non ha voluto dialogare con me anche se, adesso, cerca i miei voti con un atto politico di una scorrettezza unica”.

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