F orza Italia è pronta a ballare da sola. Nell'infinita partita a scacchi della ricerca del candidato per il Campidoglio, tra ripensamenti, veti incrociati, accelerazioni e frenate da parte degli alleati, Silvio Berlusconi tiene il punto. E anche nel giorno dell'annuncio della discesa in campo di Giorgia Meloni - notizia che gli viene riportata mentre è ricoverato a Milano per un piccolo intervento all'occhio - conferma di avere intenzione di tenere fede al patto sottoscritto con Guido Bertolaso, insieme agli ormai «ex» alleati Lega e Fratelli d'Italia, almeno per quel che riguarda Roma.«Bertolaso è il candidato di tutti i romani, non si può venire meno agli impegni presi», dice a chi ha occasione di parlarci. Certo c'è sorpresa per lo sfarinamento della coalizione, per il rischio di una guerra fratricida priva di senso, per i continui cambiamenti di opinione sia da parte di Matteo Salvini, sia da parte di Giorgia Meloni «alla quale dopo il suo no ad Alfio Marchini avevamo chiesto ripetutamente di scendere in campo ricevendo sempre rifiuti».Dentro Forza Italia si respirano umori simili. «Quando Giorgia Meloni sentirà gli alleati, Berlusconi le dirà che il candidato di Forza Italia è Guido Bertolaso, se la Meloni vuole andare a schiantarsi sul Marco Aurelio faccia pure», dicono fonti azzurre. «Bertolaso - ricordano da Forza Italia - è stato scelto insieme da Berlusconi, Meloni e Salvini. La stessa Meloni aveva chiesto di anticipare le gazebarie e poi, dopo che 47mila romani si sono espressi, cosa fa? Ci ripensa e dice di essere pronta a candidarsi, dopo averci fatto perdere due mesi? Così si fa un enorme favore alla sinistra». In Forza Italia, comunque, si confida ancora nella possibilità che la Meloni alla fine possa «ravvedersi». Oppure che i due candidati possano trovare un accordo per viaggiare uniti sotto le stesse insegne. Fratelli d'Italia e anche l'ala più dialogante della Lega continuano a proporre una soluzione che veda Bertolaso city-manager e capolista di Forza Italia accanto alla Meloni. Il diretto interessato non vuole prendere in considerazione questa ipotesi. «Non credo che Meloni abbia bisogno di me per fare la campagna elettorale» dice il candidato sindaco, ospite a Porta a Porta. Se la Meloni diventasse la candidata unitaria «ne prenderei atto. Abbiamo donne e bambini ai confini che soffrono, io sono sempre stato vicino ai più poveri, domani mattina prenderei un aereo andrei ad aiutarli e sarei il medico più felice del mondo».In queste ore, insomma, non sembrano mature le condizioni per una mediazione, bisognerà attendere del tempo per verificare se si potrà aprire uno spiraglio e trovare una soluzione che preservi l'unità del centrodestra. Nel frattempo dentro Forza Italia si riflette anche sulla possibilità di schierare nelle liste azzurre alcuni big romani come Maurizio Gasparri e Francesco Giro. Le dichiarazioni ufficiali si attestano sulla linea della fermezza. «La nostra campagna elettorale è in corso. Noi andiamo assolutamente avanti tranquilli con Bertolaso» dice Gasparri. Naturalmente bisognerà valutare le conseguenze politiche di queste scelte. «Dovremmo fare una riflessione sui rapporti nel centrodestra e in particolare tra Forza Italia e Lega.
I rapporti sono sempre stati ottimi, in particolare nelle Regioni dove governiamo e penso possano continuare», dice Berlusconi intervenendo in mattinata a Radio anch'io. È chiaro, però, che all'orizzonte si stagliano incognite e interrogativi a cui è difficile dare risposta.- dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
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