Censimento rom, murale di protesta a Milano contro Matteo Salvini

Il dipinto è comparso su uno dei ponti del Naviglio Grande

Censimento rom, murale di protesta a Milano contro Matteo Salvini

"Prima di tutto vennero a prendere gli zingari, e fui contento, perché rubacchiavano. Poi, un giorno, vennero a prendere me e non c’era rimasto nessuno a protestare". Questa celebre scritta, accompagnata dal disegno di due bambini marchiati come nei campi di concentramento nazisti, è comparsa su uno dei ponti del Naviglio Grande, a Milano, affiancando a pochi centimetri di distanza un ritratto di Matteo Salvini. (Guarda il video)

L’opera provocatoria "Censimenti", firmata dall’artista 33nne Cristina Donati Meyer, è un chiaro attacco, in aperta polemica, alla proposta del leader della Lega e ministro dell’Interno di provvedere a un censimento su base etnica della popolazione nomade rom in Italia.

Il murale contro Salvini

La citazione è parte di un più ampio passaggio del famoso sermone, contro l'ascesa del nazismo, del pastore tedesco Martin Niemöller: "Prima di tutto vennero a prendere gli zingari, e fui contento, perché rubacchiavano. Poi vennero a prendere gli ebrei, e stetti zitto, perché mi stavano antipatici.

Poi vennero a prendere gli omosessuali, e fui sollevato, perché mi erano fastidiosi. Poi vennero a prendere i comunisti, e io non dissi niente, perché non ero comunista. Un giorno vennero a prendere me, e non c'era rimasto nessuno a protestare".

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