A umenta, nei sondaggi, il vantaggio del centrodestra sull'ex campo largo di Letta. L'ultima rilevazione, prodotta da Noto Sondaggi, mostra una divario molto consistente tra le due coalizioni. Il centrodestra è al 49% mentre la coalizione, immaginata dal segretario dem come «argine alla deriva sovranista della destra», si ferma al 23,5%. Rilevante, invece, il piazzamento della formazione ispirata da Carlo Calenda. Insieme con +Europa, Italia viva e i transfughi azzurri, il suo raggruppamento sfonda quota 11% (insignificanti, sottolineano gli autori del sondaggio, le percentuali dei Cinquestelle e della Italexit di Paragone). D'altronde il centrodestra ha già delineato con nettezza il perimetro della coalizione e la distribuzione dei collegi uninominali mentre, dalla parte opposta, il varo ufficiale della nave elettorale è ancora senza una data certa, grazie ai veti incrociati di chi dovrebbe saltare a bordo. Salvini, Meloni e Berlusconi, invece, pensano già al programma. «Siamo al lavoro - aggiunge su Twitter il coordinatore nazionale di Forza Italia, Antonio Tajani - per presentare proposte serie e credibili per difendere il potere d'acquisto di pensioni e stipendi». Anche la leader di Fratelli d'Italia sfoggia un cauto basso profilo. «Non do per vinte le elezioni perché le battaglie sono abituata a combatterle prima di darle vinte - spiega la Meloni nel corso di un'intervista - e l'entusiasmo che vedo da parte di alcuni mi fa un po' sorridere: voglio concentrarmi su che cosa posso tentare di fare per risollevare il paese, senza promesse irrealizzabili». E da Salvini arrivano alcuni suggerimenti sul «cosa»: pace fiscale, sicurezza, nucleare. «Se vinciamo le elezioni - spiega il leader del Carroccio durante un evento elettorale a Firenze, - l'energia ce la produciamo da soli. Siamo circondati da centrali nucleari ed è un lusso che non possiamo più permetterci» Lo stesso Salvini non vuole lasciare a Calenda la battaglia per i rigassificatori. «L'Italia ne ha bisogno, Come ha bisogno dii termovalorizzatori, di desalinizzatori. E come ha bisogno appunto di reattori nucleari. Noi siamo per i sì, i no hanno bloccato la crescita di questo Paese».
In settimana, con ogni probabilità martedì prossimo, dovrebbero riunirsi i vertici della coalizione per definire la questione dei collegi e per mettere, appunto, i primi paletti sul programma comune. La squadra azzurra dovrebbe essere rappresentata, oltre che da Tajani, anche dal governatore della Calabria Roberto Occhiuto e dal giovane deputato lombardo Alessandro Sorte. Con loro Ignazio La Russa, Francesco Lollobrigida e Giovanni Donzelli per Fdi; Roberto Calderoli e Giancarlo Giorgetti per la Lega, il senatore Antonio De Poli per l'Udc, Saverio Romano per Noi con l'Italia e un rappresentante di Coraggio Italia. E molto probabilmente nelle liste leghiste figurerà Francesco Giro. il parlamentare azzurro che da tempo aveva deciso di avere la doppia tessera.
«Chi si aspettava un centrodestra diviso e litigioso, è rimasto deluso - commenta la leader di FdI -. Come lo sarà chi si attende che scenderemo in una campagna elettorale di lotta nel fango come fa la sinistra». E la solidità e la compattezza della coalizione di centrodestra risalta ancora di più, fa notare la senatrice azzurra Licia Ronzulli, se paragonata a quanto mostrato a sinistra. «La nostra è una coalizione solida, composta da forze che hanno la stessa visione - spiega la vicepresidente del gruppo di Forza Italia a Palazzo Madama -.
Il 25 settembre gli italiani saranno chiamati a una scelta di campo tra noi e la grande accozzaglia della sinistra, tenuta insieme solo per conquistare qualche poltrona in più a scapito della stabilità e della governabili».
- dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
- sabato, domenica e festivi dalle ore 10:00 alle ore 18:00.