Il centrodestra si compatta per la scalata al Lazio. Rocca: "Restituire dignità"

Entusiasmo, ottimismo. È l'aria che si respira a Roma, a Palazzo Ripetta, per la presentazione ufficiale di Francesco Rocca, candidato alla presidenza della Regione Lazio per il centrodestra

Il centrodestra si compatta per la scalata al Lazio. Rocca: "Restituire dignità"

Entusiasmo, ottimismo. È l'aria che si respira a Roma, a Palazzo Ripetta, per la presentazione ufficiale di Francesco Rocca, candidato alla presidenza della Regione Lazio per il centrodestra. Tutti uniti per l'occasione. C'è il Vicepremier e ministro degli Esteri di Forza Italia Antonio Tajani (primo ad arrivare), Francesco Lollobrigida, ministro per l'Agricoltura e la Sovranità Alimentare per Fratelli D'Italia, Claudio Durigon per la Lega, Maurizio Lupi per i centristi, Vittorio Sgarbi, Lorenzo Cesa. Tutti sorridenti, e il merito non è certo da attribuire ai pochi giorni di riposo concesso per le vacanze di Natale. Gli unici assenti (fisicamente) i leader dei tre partiti di governo che, però, si sono fatti sentire. A partire da Silvio Berlusconi che annuncia il sostegno in una lunga nota e in un video-messaggio. Oltre ad un comunicato congiunto, ognuno ci tiene a rimarcare personalmente la propria fiducia verso Francesco Rocca. Il presidente del Consiglio Giorgia Meloni evidenzia le «garanzie indiscutibili» dell'ex presidente della Croce Rossa Italiana e della Federazione Internazionale di Croce Rossa e Mezzaluna Rossa in grado di «portare anche nella Regione Lazio il buongoverno del centrodestra». Da Matteo Salvini arriva un «caloroso in bocca al lupo» e ci tiene a sottolineare che, «dopo il malgoverno di sinistra» ci sarà «una nuova ondata di cambiamento nel Lazio assieme a tutto il centrodestra». L'obiettivo è conquistare la Regione, la determinazione non manca. «Ci riusciremo!» assicurano loro. Ne è convinto anche Francesco Rocca che, durante la conferenza stampa, afferma: «Sarò presidente!». Dietro di lui tutti i simboli dei partiti, «una cornice» che lo fa sentire perfettamente a suo agio, dice rispondendo alle domande dei giornalisti che gli chiedono che giunta sarà. Priorità a «competenza e merito» risponde. L'aria si fa calda, e il termostato nelle eleganti sale del Palazzo segna più di 20 gradi e supera il limite imposto dal governo. Ma l'attenzione è rivolta alle parole di Rocca, come gli obiettivi delle tante telecamere. Un evento politico, il primo del nuovo anno. Rocca parla dei temi, uno su tutti i rifiuti e il divisivo termovalorizzatore. Per lui va fatto, «ma non basta, serve di più». Ma il tema basta alla sinistra per creare polemiche.

Si dice «preoccupato per i conti della Regione». Assicura: «L'obiettivo è restituire dignità ai cittadini del Lazio, partendo dalla sanità. Basta emigrare per curarsi, i cittadini non possono andare fuori regione. Vederli costretti ad emigrare è un'umiliazione che io voglio superare con tutte le mie forze». Una missione per lui più che un incarico politico. «Bisogna fare in modo che nessuno venga lasciato indietro». Ma c'è anche il tempo per allontanare le voci portate avanti in questi giorni. «Le chiacchiere che ci sono state sulle divisioni io non le ho mai sentite, ho visto solo affetto e sostegno per riportare lustro al Lazio».

Antonio Tajani concorda con lui «vogliamo aprire le porte della regione a tutti i cittadini, a prescindere dalla tessera di partito». E il Vicepremier, fiero cittadino del Lazio, ne approfitta per parlare di Roma Capitale. È sempre più determinato a darepiù poteri alla città. «Si parla di autonomia differenziata, ma non bisogna dimenticarsi quello che è il ruolo di Roma, perché non può avere i poteri di un piccolo comune.

C'è una riforma approvata alla Camera. Andremo avanti e c'è l'impegno di tutto il centrodestra» ha detto. Poi sorrisi e foto ufficiali in attesa di conquistare il Palazzo. Per quello, però, bisognerà attendere il 13 febbraio.

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