Silvio Berlusconi, Matteo Salvini e Giorgia Meloni in piazza per rilanciare il centrodestra. La manifestazione di Bologna è un piccolo evento quello che si compie a Bologna. Specie se si guarda alla storia recente del centrodestra. Che, dopo il big bang dell' autunno 2013, con la fine del Pdl e l' estromissione del Cavaliere dal Parlamento, non ha avuto mai vita facile.
L' alleanza tra i partiti, con la nuova legge elettorale, dovrebbe essere obbligatoria per competere con gli altri poli in lizza. Ma, nella realtà, è tutt' altro che facile. Con una leadership considerata da alcuni al tramonto, quella berlusconiana, e altre nuove (di Salvini e Meloni) che provano a imporsi. La forza dei numeri è uno dei collanti principali. Insieme - Forza Italia, Lega Nord e Fratelli d' Italia - valgono il 31,1%, secondo i sondaggi di Euromedia Research. E sempre le stime di Alessandra Ghisleri danno il Partito democratico al 31,2%. Le distanze sono molto ravvicinate, l' incubo delle Europee 2014 (e dei democratici al 40%) è un ricordo. Adesso il centrodestra può realisticamente competere. Ma, per farlo, deve fare opposizione convinta. "Liberiamoci e ripartiamo", è lo slogan della piazza di Bologna. Città "rossa" che Salvini ha promesso di sverniciare.
Inanto come segnala un altro sondaggio per Il Giorno il 2% dagli elettori che negli ultimi anni avevano abbandonato la Lega rivolgendosi ad altri partiti. La quota maggiore - il 5% - invece proviene da FI o Pdl. Il restante 1%, invece, è costituito da cittadini che, alle europee non hanno votato.- dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
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