L’omaggio del governo alla salma di Bergoglio. "Continuerà a sorriderci"

La premier: "L'ultimo consiglio che mi ha dato è di non perdere mai il senso dell'umorismo"

L’omaggio del governo alla salma di Bergoglio. "Continuerà a sorriderci"
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Il dolore per la perdita di «un amico e un pastore indimenticabile». L'omaggio pubblico al Pontefice. Il percorso di avvicinamento al funerale di Papa Francesco, una riunione plenaria dei grandi del mondo che in un momento di grandi e inattese divisioni commerciali e politiche non può che essere interpretata come occasione di diplomazia.

Giorgia Meloni interviene alla Camera per la commemorazione di una figura con la quale aveva costruito nel tempo un rapporto personale forte e intenso. «Papa Francesco è stato un grande uomo, un grande pontefice che ha guidato la Chiesa con segni profetici in tempi complessi e imprevedibili. Parlare di Papa Francesco non vuol dire solo parlare di un protagonista della nostra epoca, ma di un uomo che anche per me ha rappresentato molto di più. Papa Francesco sicuramente sapeva essere determinato, però quando parlavi con lui non esistevano barriere, non creava distanza con il suo interlocutore. Con lui eri a tuo agio e potevi parlare di tutto, potevi aprirti, potevi raccontarti senza filtri, senza timore di essere giudicato, lui poteva vedere la tua anima, poteva vederla a nudo».

Una capacità di ascolto che Papa Francesco applicava a chiunque avesse di fronte. «Sarò sempre grata a Papa Francesco per il tempo trascorso insieme, per i suoi insegnamenti, per i suoi consigli. Tra gli ultimi consigli che mi ha dato c'è il non perdere mai il senso dell'umorismo. È l'ultima cosa che mi ha detto». «Diceva che la diplomazia è un esercizio di umiltà perché richiede di sacrificare un po' di amor proprio per entrare in rapporto con l'altro per comprenderne le ragioni e i punti di vista, un insegnamento che intendiamo coltivare» continua Meloni. «Io e l'Italia gli saremo riconoscenti sempre, anche per il regalo della sua storica partecipazione al G7. È stato il Papa degli ultimi, delle periferie fisiche ed esistenziali, ha restituito voce a chi non l'aveva anche rompendo gli schemi perché diceva non devi avere paura di andare controcorrente se devi fare una cosa buona. Così il Papa venuto da lontano è entrato nel cuore delle persone. Continuerà a sorriderci e a guidarci».

La presidente del Consiglio si reca poi in Vaticano. Entrata in Basilica da sola, si ferma qualche minuto in raccoglimento, in piedi, dinanzi al feretro del Santo Padre, a cui manda un bacio. Altri ministri recano omaggio al Pontefice. Tra loro il ministro degli Esteri Antonio Tajani, il ministro dell'Interno Matteo Piantedosi, quello dell'Ambiente Gilberto Pichetto Fratin. In Basilica anche la segretaria del Pd Elly Schlein, Nicola Fratoianni e Angelo Bonelli di Avs, e il procuratore capo di Roma Francesco Lo Voi.

La giornata della premier, naturalmente, si sviluppa anche attraverso il lavoro di preparazione alla giornata di sabato, quella dei funerali di Papa Francesco. Nessuno vuole dare all'evento una identità diversa da quella del raccoglimento. Ma naturalmente nessuno può impedire che ci sia qualche fuori programma a margine delle esequie. Da quanto filtra da Washington, ma anche da Bruxelles, è più probabile che i grandi del mondo possano confrontarsi sulla situazione in Ucraina piuttosto che sui dazi. Dello scontro commerciale in corso è necessario parlare preparando l'eventuale trattativa nei dettagli. Il punto è che l'Europa attende ancora una richiesta precisa da parte degli Stati Uniti e Ursula con der Leyen non nasconde qualche segnale di impazienza. Anche perché se è vero che Donald Trump tornerà in Europa a fine giugno, in quel periodo la scadenza dei novanta giorni di tregua commerciale sarà molto vicina. Diverso il discorso per quanto riguarda la dolorosa questione dell'invasione russa. Secondo quanto rivela l'Agi, in agenda potrebbero esserci incontri informali a Villa Taverna per discutere proprio del conflitto tra Mosca e Kiev.

La speranza di Washington è forzare la mano per arrivare a un cessate il fuoco da rendere operativo già dal Primo Maggio. Un traguardo ambizioso che potrebbe rappresentare un omaggio concreto al pontificato di Papa Francesco.

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