"Per certa sinistra la critica a Israele si è trasformata in antisemitismo"

L'imprenditore Marco Carrai: "Escludere le aziende dalla Fiera di Bari non aiuta la pace"

"Per certa sinistra la critica a Israele si è trasformata in antisemitismo"
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L'imprenditore Marco Carrai è console onorario di Israele a Firenze. Parliamo con lui dell'esclusione delle aziende israeliane dalla Fiera del Levante di Bari.

Che giudizio dà?

"Dire sono indignato si fermerebbe all'apparenza, al solito grido di sdegno. Israele è una democrazia dove convivono ebrei, arabi cristiani e arabi musulmani, drusi. Ci sono parlamentari arabi musulmani, membri dell'esercito, delle istituzioni, degli organismi scientifici. E vale per tutte le etnie e fedi. C'è chi manifesta contro l'attuale governo ma tutti gli israeliani difendono il diritto dello Stato ad esistere. Escludere aziende israeliane da una manifestazione economica è propaganda che non aiuta la pace ma discrimina un popolo, uno Stato non in guerra con l'Italia ma contro un' organizzazione terroristica, Hamas. Che prese il potere nella striscia di Gaza, dove il governo israeliano estirpò con la forza gli insediamenti israeliani per restituire la terra ai palestinesi".

Quella di Bari è protesta contro il governo Netanyahu o antisemitismo?

"È antisionismo che maschera antisemitismo. Dal dicembre 2024 i turchi hanno bombardato Kobane e altre cittadine abitate dai curdi, privando di acqua ed elettricità 413 mila abitanti, nel febbraio 2025 altri 200 mila,con la distruzione dell'unica stazione di acqua. Milioni di persone sono rimaste senza servizi medici, acqua, cibo, scuole, ma nessuno ha denunciato questi fatti. Per non parlare dell'Iran, sotto il ferreo dominio teocratico che nega ogni diritto. Si possono trovare tante scuse ma l'unica che resiste da migliaia di anni e si ripete ciclicamente è perché gli ebrei sono perseguitati. In Israele vige una democrazia e non mi risulta che dopo la seconda guerra mondiale, con un' iperbole, la Germania e i tedeschi furono perseguitati perché c'era stato Hitler".

Destra e sinistra hanno posizioni diverse ma dicono stop guerra.

"Chiunque si augura la Pace. Il governo italiano, senza rinnegare la storica amicizia con Israele, cerca una soluzione definitiva, ricordando che tutto è iniziato per un attacco terroristico il 7 ottobre di 2 anni fa, che ha massacrato, ucciso e stuprato civili inermi, è la popolazione di Gaza è stretta nel regime di Hamas che ha rapito centinaia di persone, alcune ancora nelle sue mani. Se non si parte da qui siamo negazionisti moderni. Nella sinistra, o meglio nel centrosinistra, ci sono posizioni più variegate e trasversali e io sono stato oggetto di accuse pesanti. Mi auguro che non accarezzi la pancia delle persone, perché darebbe fiato a chi non si ferma a posizioni per la pace ma arriva a posizioni estreme che comporterebbero per gli ebrei l'ennesima persecuzione".

Per Meghnagi, presidente della comunità ebraica di Milano, se la sinistra fosse al governo, agli ebrei sparerebbero in strada. Condivide?

"Walker, che conosco bene, è una persona verace. Per chi ha visto familiari e amici deportati e trucidati nei lager la forma è l'ultima cosa. Che risponderebbe un presidente di una qualunque comunità musulmana se il leader di un partito politico, invece di dire: Voi ebrei dovreste chiedere perdono,avesse detto: Dopo l'11 settembre voi musulmani dovreste chiedere perdono? In certa sinistra si è trasformata la storica opposizione allo Stato di Israele, nell'antisemitismo contro una fantomatica loggia plutomassonicagiudaica che governa il mondo. Ma il sionismo fu un'esperienza di sinistra e i kibbutz l'unica forma riuscita di socialismo reale".

È ancora possibile l'opzione "Due popoli due Stati"?

"Me lo auguro. Per avere uno stato un popolo deve riconoscersi come tale.

Dopo la risoluzione Onu del 1948 per la nascita di Israele e della Palestina, Israele autoproclamò il suo Stato nei confini dell'Onu, salvo poi essere attaccato dagli Stati arabi confinanti, ma nessuno autoproclamò lo Stato palestinese. Il mio augurio è che il popolo palestinese si riconosca tale e trovi la leadership democratica che lo governi".

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