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"Certa sinistra è ferma ai carrarmati di Budapest"

I distinguo dell'Anpi sull'invasione dell'Ucraina, lo scudo dell'antifascismo e gli errori dell'Ue: Giorgia Meloni sferza la sinistra italiana

"Certa sinistra è ferma ai carrarmati di Budapest"

Nonostante in questo momento storico il concetto di libertà ha assunto un senso ancora più profondo alla luce del conflitto scatenato in Ucraina dai russi, c'è ancora chi si lancia in arzigogolati distinguo. È proprio contro queste persone, contro questa sinistra, che oggi Giorgia Meloni si è scagliata duramente. "Libertà e democrazia vanno difese ancora oggi, dalle minacce di questo secolo, che sono molte e continue. Qualcosa non funziona nell'idea di libertà di certa sinistra se l'Anpi, associazione dei partigiani, fa mille distinguo sull'invasione russa dell'Ucraina e definisce nazista il governo ucraino", ha detto la leader di Fratelli d'Italia in una intervista rilasciata a Libero condannando duramente le posizioni di una certa sinistra orgogliosamente col pugno chiuso e la bandiera rossa con la falc. "Forse sono rimasti alle stesse idee che avevano quando i carri armati sovietici invasero Budapest nel 1956".

Riprendendo quanto scritto da Galli della Loggia, la Meloni ha amaramente spiegato che dal Dopoguerra si utilizza spesso il vello dell'antifascismo "per giustificare nefandezze ingiustificabili: dalla costruzione del muro di Berlino all'assassinio dei giovani di destra negli anni Settanta, dalle contestazioni alla Brigata ebraica il 25 aprile ai convegni che negano le foibe, fino all'invasione di Putin in Ucraina". Con lo scoppio delle ostilità volute da Putin, questo dibattito ha raggiunto il suo culmine all'interno degli schieramenti di sinistra, dove sono emerse le grandi spaccature tra gli atlantisti ed europeisti e i filo-russi, scoperchiando un vaso di Pandora che porterà a discussioni e scontri intestini ancora per lungo tempo.

In tanti negli ultimi mesi sono stati costretti a dare ragione, anche se non è stato mai ammesso, a quanto Giorgia Meloni e Fratelli d'Italia dicevano in passato sugli errori commessi dall'Unione europea. La guerra ha fatto emergere tutte le debolezze del sistema europeo così com'era stato concepito, un sistema che negli ultimi anni si è dedicato principalmente all'etica piuttosto che alla concretezza alla quale sarebbe stata obbligata.

"La Ue ha sbagliato tutto dalla caduta del muro di Berlino ad oggi, privilegiando la finanza e il politicamente corretto invece di costruire la propria autonomia energetica e la propria unità in politica estera e nella difesa.

Oggi tutti lo dicono ma quando lo abbiamo detto noi ci davano degli anti-europeisti", ci ha tenuto a sottolineare la Meloni.

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