Roma L'ultima sconfitta sindacale di Susanna Camusso si chiama Castelfrigo. L'azienda modenese che si occupa di logistica delle carni aveva di fatto lasciato senza lavoro 122 addetti licenziati dalle coop fornitrici. La Cisl con un blitz è riuscito a ottenere la riassunzione, tramite un'agenzia per il lavoro, di 52 unità di personale meno coinvolte dall'ondata di proteste. Per la Cgil è stato uno sgarbo pesante nella «rossa» Emilia, ma anche la dimostrazione lampante che le relazioni industriali a base di scioperi (incluso, in questo caso, quello della fame dei sindacalisti), sit in e persino maratone di solidarietà non portano da nessuna parte.
Per la Cisl, invece, si è trattato di un'altra vicenda conclusa positivamente sulla falsariga del contratto Fca di Pomigliano, particolarmente «inclusivo» nei confronti dei dipendenti e del sindacato disposto a parlare di lavoro e solo di quello. Ecco perché Annamaria Furlan e gli altri cislini si sentono ormai sempre più spesso apostrofare dai loro omologhi, rimasti senza argomenti, come «servi del padrone».
Il 2017 che si è appena concluso ha visto la Cgil perdente nelle battaglie condotte da capofila: in primis quella su Alitalia dove la bocciatura dell'accordo ha portato la ex compagnia di bandiera a portare nuovamente i libri in tribunale (e il passaggio a Lufthansa porterà con se 4mila esuberi). Né è andata meglio con il call center Almaviva di Roma: l'oltranzismo cigiellino ne ha determinato la chiusura con la perdita di 1.666 posti di lavoro. A fine novembre il Tribunale di Roma ha ordinato la reintegra di 153 dipendenti ma, non esistendo più quella sede, gli sventurati avrebbero dovuto emigrare a Misterbianco, in provincia di Catania. Anche l'unica vittoria (lo stop ai vouucher) è una sconfitta per il lavoro in quanto il nero è tornato a proliferare.
Quest'anno terminerà il mandato di Susanna Camusso, invitata speciale alla kermesse LeU per la candidatura di Pietro Grasso.
Il congresso Cgil dovrebbe svolgersi a dicembre in modo da «dribblare» la campagna elettorale. Camusso vorrebbe cedere il testimone (come si usa a Corso Italia) a Serena Sorrentino, segretario della Funzione pubblica. Ma l'ingresso in segreteria la scorsa estate di Maurizio Landini preannuncia battaglia .