“I rom, con la loro tradizione, fede e cultura unica, sono anche chiamati a portare i loro valori all'interno della società europea, in quanto cittadini responsabili. Hanno un secolare senso di identità europea condivisa e di libera circolazione, attraverso i confini politici, culturali e religiosi". A sostenerlo, in un documento congiunto, sono la Conferenza delle Chiese europee (Cec) e il Consiglio delle Conferenze Episcopali d'Europa (Ccee) che riunisce le varie confessioni del cristianesimo del Vecchio Continente: il cattolicesimo, il protestantesimo, l’anglicanesimo e gli ortodossi.
Secondo le Chiese cristiane europee i 10/12 milioni di rom sono “tra le persone più svantaggiate ed emarginate del nostro continente" e “affrontano quotidianamente la discriminazione”. Spesso gli viene negato “l'accesso a servizi scolastici di base, all'alloggio e all'assistenza sanitaria” e perciò invitano tutti a "lavorare per un'integrazione rispettosa dell'identità rom”. Le Chiese cristiane incoraggiano, dunque“le nostre comunità cristiane in Europa a continuare a sostenere il benessere dei rom e a lavorare attivamente per porre fine a discorsi di odio e all'esclusione sociale”.
“La loro piena accoglienza – conclude il documento congiunto -rimane incompleta e il fatto che essi vivano in circostanze di continua discriminazione e addirittura di persecuzione è una vergogna per i Paesi europei".- dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
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