Milano Dopo la cena in galera (nel carcere di Bollate) il movimento di Annalisa Chirico, Fino a prova contraria, organizza un'altra serata con il ministro dell'Interno, stasera dalle 19 in poi a villa Necchi a Milano. Il titolo della cena è «In nome del Pil» durante la quale si svolgerà una tavola rotonda incentrata sul binomio giustizia ed economia. «Chiederò a Salvini di aumentare, nella prossima manovra, le risorse destinate al capitolo giustizia. E chiederò a Bonafede, che abbiamo invitato ma non è venuto, che sia il Csm, insieme al Parlamento, a fissare ogni anno la lista di priorità della politica giudiziaria». Il movimento Fino a prova contraria nasce dalla consapevolezza che in Italia non esiste ancora un sistema giudiziario equo e imparziale, e che troppo spesso assistiamo a casi di giustizia negata.
«In un Paese in cui si parla di sussidi, di redditi di pigranza e di come mandare prima la gente in pensione - spiega la presidente Chirico - vogliamo dare voce all'Italia che fa, all'Italia che lavora, all'Italia che produce e investe e che ogni mattina si rimbocca le maniche per portare avanti piccole e grandi imprese, un'impresa eroica».
Stasera si riunirà il meglio della business community italiana: dal settore farmaceutico ai costruttori dell'Ance, da Confagricoltura alle principali banche e fondi di investimento. «Vorrei che la politica si occupasse più di loro che non di fare l'elemosina alla gente per non lavorare.
È demoralizzante esultare per una crescita dello 0,2%. Questo è un Paese che ha smesso di pensarsi in grande. Credo che davvero questo governo faccia male all'economia. Chi governa si scorda che la ricchezza la producono solo le imprese».
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