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"Chiunque può finire in discussione"

Sergio Battelli, deputato M5s e presidente della commissione Politiche Ue alla Camera, atterra a Roma nel tardo pomeriggio, in un'altra domenica bestiale del grillismo

"Chiunque può finire in discussione"

Sergio Battelli, deputato M5s e presidente della commissione Politiche Ue alla Camera, atterra a Roma nel tardo pomeriggio, in un'altra domenica bestiale del grillismo. Con Davide Casaleggio che è tornato a minacciare la scissione attraverso un post su Facebook.

Lei è uno dei firmatari della lettera in cui si chiede a Rousseau di diventare un fornitore di servizi, cosa ne pensa delle dichiarazioni di Casaleggio?

«Ci tengo a precisare che nel M5s tutti devono e possono essere messi in discussione, non ci devono essere entità di cui non si può parlare. Per quanto riguarda la nostra lettera noi non diciamo che i parlamentari devono gestire la piattaforma, come fa intendere Davide, il M5s deve prendere il know how di Rousseau e gestirlo con una struttura che dovrà essere democraticamente eletta dagli attivisti. Così l'Associazione diventerebbe un fornitore, continuando a sviluppare la tecnologia in sinergia con il Movimento. Non è vero che i gruppi parlamentari vogliono prendersi Rousseau».

Ma Casaleggio dice che se il M5s diventa un partito lui va via...

«Abbiamo intrapreso un percorso, abbiamo governato con il Pd e la Lega. È impossibile tornare indietro, anche perché siamo al governo e per fare le cose bene ci vuole una struttura politica. Questo non vuol dire diventare come il Pd, ma possiamo prendere alcune cose che funzionano negli altri partiti».

È il contrario di ciò che sostiene il presidente di Rousseau.

«Ripeto, non esiste che nel M5s ci sia qualcuno che non può essere messo in discussione. Tutti ci siamo messi in discussione. E anche Rousseau è migliorabile, penso ad esempio a tutte quelle funzioni che volevano stimolare la partecipazione degli attivisti e che non vanno benissimo».

Questo è uno dei motivi per cui molti suoi colleghi non pagano più i 300 euro mensili?

«Guardi, io ho già pagato la quota di settembre, però penso che tanti siano riluttanti perché Rousseau non è scalabile, è chiusa. E spesso l'Associazione ha agito in modo unidirezionale, penso ad esempio a tutte quelle funzioni che hanno sviluppato senza interfacciarsi con il M5s».

Quale sarà la struttura dei Cinque Stelle del futuro?

«Sono per una leadership collegiale, ma poi dobbiamo strutturarci sui territori».

E il secondo mandato?

«Questo è solo un punto, di cui si potrà parlare, non è lo scopo di tutta la nostra discussione».

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