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Ciampi, Berlusconi: "Un servitore dello Stato che ho sempre rispettato"

Berlusconi: "Di lui ricordo l'alto senso delle istituzioni, il rigore morale, l'appassionata fede europeista"

Ciampi, Berlusconi: "Un servitore dello Stato che ho sempre rispettato"

"Scompare con Carlo Azeglio Ciampi un servitore dello Stato che ho sempre rispettato anche quando, per le diverse responsabilità istituzionali, ci siamo trovati su posizioni diverse. Di lui ricordo l'alto senso delle istituzioni, il rigore morale, l'appassionata fede europeista". Così Silvio Berlusconi in una nota ha commentato la notizia della morte dell'ex presidente della Repubblica.

Da Sergio Mattarella a Matteo Renzi, passando per il presidente della commissione europea Jean-Claude Juncker fino a Papa Francesco tutti hanno pianto uno dei più grandi europeisti italiani. Il coro stato unanime, o quasi. L'unica voce di rottura è stata quella della Lega di Matteo Salvini, intervenuto durissimamente: per il leader del Carroccio Ciampi è stato "uno dei traditori dell'Italia e degli italiani, come Napolitano, Prodi e Monti". "Si porta sulla coscienza il disastro sulle spalle di 50 milioni di italiani". Per queste parole, il capogruppo del Pd al Senato, Luigi Zanda, ha annunciato un esposto alla procura "perchè valuti tutti i possibili riflessi penali delle affermazioni di Salvini nei confronti di Ciampi, Napolitano, Prodi e Monti. Le sue parole sono miserevoli e inaccettabili". Dura la risposta del presidente del Senato, Pietro Grasso: "Qualsiasi strumentalizzazione anche se a livello politico sulla morte" di Carlo Azeglio Ciampi "non può che essere considerata alla stregua di un'azione da parte di uno sciacallo". Per Roberto Calderoli il senatore a vita è colpevole del suo Porcellum: "Ciampi, come presidente della Repubblica, intervenne facendo correggere il premio di maggioranza al Senato della legge elettorale che avevo scritto da ministro, perché il suddetto premio venisse attribuito a livello regionale e non a livello nazionale svuotando di fatto di significato una legge elettorale, la legge 270, che garantiva la governabilità, cosa che più volte da me asserita pubblicamente e mai smentita da Ciampi. Giusto o sbagliata quella legge elettorale (che dopo questa modifica fui il primo a definire una 'porcatà, prendendone le distanze) avrebbe garantito una governabilità, ma purtroppo a causa dell'intervento di Ciampi questa governabilità è venuta a mancare, in tutti questi anni, con tutte le conseguenze del caso ed è nato il 'Porcellum'".

Gli italiani hanno "apprezzato e amato" quel presidente dallo "stile istituzionale, con la sua fedeltà alla democrazia e alla Costituzione, sempre attento alle parti più svantaggiate della società, sempre appassionato in quel lavoro di rafforzamento dei fili che legano il nostro popolo". Ha detto Mattarella, per il quale se l'Italia ha ancora un "ruolo importante" in Europa, e se può, "a testa alta", collaborare per costruire il "futuro comune", "lo deve in buona misura alla passione e alla fede europeistica di uomini come Carlo Azeglio Ciampi". "L'abbraccio del governo alla signora Franca. E un pensiero grato all'uomo delle istituzioni che ha servito con passione l'Italia #Ciampi". Scrive su Twitter il premier Matteo Renzi, in visita a Bratislava per il vertice informale del Consiglio europeo. Arriva quasi subito il pensiero di Papa Francesco, che ricorda Ciampi come l'uomo che "ricoprì le pubbliche responsabilità con signorile discrezione e forte senso dello Stato" ma soprattutto "la sincera amicizia che legava questo illustre uomo delle istituzioni a San Giovanni Paolo II, elevo fervide preghiere di suffragio invocando dal Signore per la sua anima la pace eterna". "Le mie condoglianze a tutti gli italiani per la scomparsa di Carlo Azeglio #Ciampi - ha scritto il presidente della commissione europea Jean-Claude Juncker -.

Oggi abbiamo perso un grande italiano è un grande europeo".

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