Le città italiane sono sempre meno verdi «La natura è una scuola che serve ai bimbi»

Meno di 9 metri quadrati senza cemento per più di due milioni di cittadini

La natura non è solo un elemento fondamentale per il nostro benessere quotidiano ma rappresenta anche una «scuola» importantissima per i bambini che, purtroppo nei Paesi di più antica industrializzazione, sono costretti a stili di vita sempre più sedentari, con minori gradi di autonomia e costretti ad attività, esperienze e socialità sempre più virtuali. Si tratta di un vero e proprio deficit di natura (espressione coniata dal giornalista americano Richard Louv) che ormai condiziona in modo evidente la crescita e la salute psicofisica delle nuove generazioni. Non bastasse, in 19 città (per un totale di 2,2 milioni di cittadini) non si arriva neanche alla soglia dei 9 metri quadrati di verde che sarebbero obbligatori per legge. È questo il cuore del report «Benessere e natura: città verdi a misura di bambino», lanciato dal WWF in occasione di Urban Nature (la festa della biodiversità urbana con oltre), realizzato in collaborazione con l'Associazione Italiana Studi sulla Qualità della Vita Aiquav, che riunisce i migliori esperti che si occupano di benessere e qualità della vita e con il contributo del gruppo di lavoro su Ambiente&Salute dell'Associazione Culturale Pediatri (Acp) e di Labus, il Laboratorio per la Sussidiarietà.

«Come se non bastasse il debito economico di cui dovranno farsi carico negli anni a venire sulle spalle dei nostri giovani grava anche un debito di natura che sta progressivamente erodendo salute, benessere e qualità della vita», dichiara la presidente del WWF Italia Donatella Bianchi, che aggiunge: «Se non si inverte la rotta non solo i nostri giovani dovranno fare i conti con lo sfruttamento intensivo delle risorse, che consuma vorticosamente Natura, ma si troveranno a crescere in habitat sempre più artificiali. Il deficit di natura di cui si occupa il nostro report è ormai una patologia sociale che possiamo misurare quotidianamente osservando la vita e i comportamenti dei nostri ragazzi, sempre più abituati ad una dimensione virtuale della vita e della natura.

Per questo è necessario correre ai ripari: con Urban Nature vogliamo provare a favorire la riscoperta della natura, anche di quella che abbiamo vicino a casa o a scuola. Però è necessario che anche le istituzioni, locali e nazionali si attivino per garantire più verde alle nostre città, che significa più salute, più benessere e miglior qualità della vita».

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