C ittadinanza agli immigrati per nascita, con alcune restrizioni, oppure per frequenza scolastica. L'approvazione dello Ius soli «temperato» e dello Ius culturae è in dirittura d'arrivo alla Camera, il voto finale è previsto per martedì 13 in diretta televisiva. E visto che la seduta finale promette di essere infuocata e rumorosa come e più di altre per la decisa opposizione della Lega e di Fratelli d'Italia, il presidente della Camera, Laura Boldrini, ha già avvertito che di fronte ad eventuali intemperanze la seduta verrà immediatamente sospesa.
Il cammino della nuova disciplina, che facilita il percorso per ottenere la cittadinanza italiana, dovrebbe procedere comunque senza intralci visto che vede anche l'appoggio di Sel e M5S. Anche il successivo passaggio al Senato non dovrebbe creare problemi perché il gruppo di Verdini non farà mancare il voto favorevole. E dunque nonostante la strenua opposizione della Lega e le proteste in aula di Ignazio La Russa, (FdI), relatore di minoranza, che si è imbavagliato ed ha poi abbandonato l'Aula della Camera durante i lavori, le regole per diventare cittadini italiani cambieranno.
«La sinistra ha svenduto il Paese per un milione di voti», chiosa il leghista Massimiliano Fedriga che ha capeggiato l'opposizione in aula e organizzato un sit-in di protesta davanti a Montecitorio, accusando la Boldrini, di aver ignorato anche in questa occasione le regole di un dibattito democratico. Anche il presidente di Fratelli d'Italia, Giorgia Meloni, accusa la sinistra di «svendere l'appartenenza ad una Nazione, ad una storia, ad una cultura».
La Russa critica pure la gestione della discussione in aula da parte del vicepresidente Simone Baldelli. «Arrivati all'esame del secondo emendamento non mi ha dato la parola - accusa La Russa - A quel punto ho capito che era inutile continuare e mi sono imbavagliato e me ne sono andato». Un gesto plateale, dice La Russa, «perché il tema della cittadinanza non può essere ridotto ad una farsa e gli italiani devono sapere che si sta tentando di regalare la cittadinanza a tutti». E Forza Italia la cui posizione critica era più sfumata ha deciso per il voto contrario anche per lo Ius culturae .
Come si diventerà cittadini italiani? Due i percorsi possibili. Lo Ius soli temperato prevede che lo straniero nato in Italia possa sì ottenere la cittadinanza ma soltanto se almeno uno dei due genitori è in possesso del permesso di soggiorno per lungo periodo (documento ottenibile dopo 5 anni di residenza sul territorio). Una condizione che dovrebbe arginare il rischio che qualsiasi straniero nato in Italia, anche per caso, diventi automaticamente cittadino italiano. Non solo. Il passaggio dovrà essere preceduto da una dichiarazione di volontà all'acquisto della cittadinanza da parte dei genitori al momento della nascita. Non è affatto scontato infatti che la famiglia desideri che il figlio diventi italiano. La grande novità è rappresentata dallo Ius culturae che forse sarebbe meglio definire Ius scholae visto che sarà possibile ottenere la cittadinanza una volta che si è concluso un intero ciclo scolastico per tutti gli stranieri giunti in italia prima dei 12 anni. Se la frequenza riguarda un corso di istruzione primaria sarà obbligatorio assolverlo con successo. Insomma i bocciati in quinta elementare dovranno aspettare. L'Aula ieri ha approvato due correzioni al testo non sostanziali ma significative. La prima allarga la possibilità di accedere allo Ius soli temperato anche ai cittadini comunitari mentre nella precedente stesura ci si riferiva soltanto agli extra-comunitari.
Introdotta anche una norma transitoria per permettere anche a chi a superato i venti anni di accedere alla richiesta di cittadinanza purché sia residente da almeno 5 anni.La finestra resterà aperta per un anno e la procedura costerà al richiedente un contributo di 200 euro.
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