Un clic annulla spazi e distanze. La vita migliora

Un clic annulla spazi e distanze. La vita migliora

Www. Tre lettere che ci hanno cambiato la vita per sempre. Venticinque anni fa non ce ne siamo accorti, perché molti di noi avrebbero impiegato ancora molti anni prima di avere in casa uno di quei modem che, nel tentativo (non facile) della connessione, emettevano quello strano e stridulo cicalìo. Colonna sonora degli Anni Novanta. Ma non ce ne siamo accorti anche perché la storia non è solita presentarsi con l'abito appariscente della storia, si fa solo intravedere come un puntino lontano nello specchietto retrovisore. Quando oramai, appunto, è diventata storia. Nel momento in cui Gutenberg finì di confezionare gli ultimi caratteri mobili nessuno mise mano ai fuochi d'artificio, per fare un paragone non troppo improprio. Così in quel giorno del 1993, mentre noi eravamo in chissà quali faccende affaccendati, cambiò per sempre il modo di comunicare. Ricordo con emozione la prima volta che riuscii a connettermi al world wide web dalla mia stanzetta da liceale di provincia. Potevo consultare giornali, tv, siti, mappe e biblioteche sparse nel mondo, senza muovermi dalla poltrona. Un Capodanno di informazioni. (Beh, sì certo, c'erano anche i siti osè, ma è un altro discorso...). Ricordo lo sguardo atterrito di mia nonna quando le mostrai l'homepage del New York Times: «Ma quindi stiamo pagando come se stessimo telefonando in America?». In quella domanda c'era già il digital divide. Ed era difficile spiegare una rivoluzione così grande. La rete ha stretto il mondo come lo spago fa con un arrosto. Ha avvicinato ciò che era lontano, ha reso fruibile miliardi di contenuti ad altrettante persone, ha stravolto la comunicazione trasformando lo spettatore in attore, il passivo in attivo. Certo, ha anche generato mostri.

Ma puntare il dito contro chi ha inventato il web per le minacce jihadiste o per i siti pedofili, sarebbe come accusare chi ha inventato la scrittura per le scempiaggini che ogni giorno vengono scritte. Il futuro non si può fermare, ma si deve gestire. Non possiamo che dire w il www.

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