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Il colosso dello Stretto. "Treni e automezzi risparmieranno 2 ore"

Sì alla versione definitiva del progetto del Ponte Impatto sul lavoro: 90mila posti per sette anni

Il colosso dello Stretto. "Treni e automezzi risparmieranno 2 ore"
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Il disegno definitivo ormai pronto, timbrato e definitivo. L'inizio cantieri fissato per l'estate. L'apertura al traffico prevista nel 2032. Il Ponte sullo Stretto entra nel vivo con l'approvazione della Società Stretto di Messina della relazione di aggiornamento, dopo il parere favorevole del Comitato Scientifico, una sorta di vero e proprio calcio di inizio per una infinita utopia che si avvia a prendere forma. I numeri sono ormai ufficiali: il Ponte prevederà una campata sospesa centrale da 3.300 metri; una lunghezza complessiva da 3.666 metri (comprese le due campate laterali di 183 m ciascuna); l'altezza delle torri sulle due sponde da 399 metri; 3 corsie stradali per senso di marcia, 2 corsie di servizio e 2 binari ferroviari); apertura al traffico 365 giorni l'anno, 24 ore al giorno per una vita utile di 200 anni.

Il Ponte sarà in grado di garantire tempi medi di attraversamento di circa 15 minuti per i servizi ferroviari rispetto agli attuali 120 minuti per i treni passeggeri e almeno 180 minuti per i treni merci, e di circa 10/13 minuti su gomma rispetto agli attuali 70 minuti per le auto e 100 minuti per i mezzi merci. Per quanto riguarda l'impatto occupazionale saranno occupati mediamente 4.300 addetti all'anno che raggiungeranno un picco di 7.000 addetti. Per tutta la durata del cantiere (7 anni) si avrà dunque un impatto occupazionale diretto di circa 30.000 unità lavorative per anno cui aggiungere l'indiretto e l'indotto, stimato in 90.000 unità, per un totale di 120.000. Messi neri su bianco anche i criteri di sicurezza. Con un sisma di magnitudo 7,1 Richter il ponte e i collegamenti a terra non subiscono danni, mentre il Ponte resiste a venti con velocità superiore a 300 km/h.

Matteo Salvini, aprendo la riunione al ministero - un incontro al quale erano presenti l'ad di Stretto di Messina spa Pietro Ciucci, il presidente Giuseppe Recchi, i governatori Renato Schifani e Roberto Occhiuto (in collegamento), i sindaci di Villa San Giovanni (Giuseppina Caminiti) e Messina (Federico Basile) non nasconde la propria soddisfazione. Poi nel question time al Senato il ministro delle Infrastrutture traccia le linee di trasporto del futuro: «Nel 2032 ci sarà il primo treno che attraverserà la Tav e unirà Torino e Lione, il primo treno che attraverserà il tunnel del Brennero, la metropolitana nuova in costruzione a Roma e nel 2032 ci sarà anche il primo treno che attraverserà velocemente lo Stretto di Messina. La decarbonizzazione si fa così non imponendo per legge le auto elettriche e Made in Cina». «Il ponte sullo Stretto porterà lavoro, sviluppo e crescita non solo in due regioni. La prima regione ad incremento di Pil e posti di lavoro creati sarà la mia Lombardia. È un'opera che unisce l'intero Paese».

Un entusiasmo condiviso anche da Pietro Ciucci: «Si conferma un progetto straordinario, tecnicamente all'avanguardia e di riferimento a livello internazionale. Dopo i molti ponti Messina Style costruiti nel mondo, è il momento di realizzarlo nello Stretto di Messina».

Un impulso e una attenzione verso

il Sud da parte del governo che verrà ribadita oggi da Giorgia Meloni. La premier sarà, infatti, in Calabria per firmare con il presidente della Regione Roberto Occhiuto l'accordo del fondo di sviluppo e coesione per la regione.

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