Comunali, aria di rinvio. Ipotesi voto in autunno

Bisognerà aspettare settembre, ma c'è chi ipotizza anche il mese di ottobre, per eleggere i nuovi sindaci di Roma, Torino, Milano e il governatore della Calabria

Comunali, aria di rinvio. Ipotesi voto in autunno

Bisognerà aspettare settembre, ma c'è chi ipotizza anche il mese di ottobre, per eleggere i nuovi sindaci di Roma, Torino, Milano e il governatore della Calabria. Come trapela dal Viminale, anche alla luce del fatto che il primo Dpcm anti-Covid firmato dal presidente del Consiglio Mario Draghi scade il 6 aprile, è ormai impossibile che la tornata di elezioni amministrative si svolga l'11 aprile, data ipotizzata all'inizio dell'anno, al di là del quadro dell'emergenza sanitaria. Per presentare le liste infatti l'ultima data utile sarebbe l'11 marzo, ecco perché il governo starebbe già lavorando a un decreto legge da approvare in tempi brevi, tanto che all'interno dei partiti si dà per molto probabile l'arrivo di un provvedimento già nel prossimo Consiglio dei ministri o in quello della prossima settimana. Gli uffici elettorali del Viminale hanno preparato l'istruttoria sul voto, servirà il parere del Cts per capire come si dovranno svolgere le consultazioni, ma ormai il destino delle Amministrative sembra segnato.

Nel decreto Covid approvato ieri si è stabilito che le consultazioni «suppletive» per i seggi di Camera e Senato, dichiarati vacanti entro il 28 febbraio 2021, dovranno svolgersi entro il 20 maggio 2021. Stessa sorte, in teoria, anche per le elezioni dei Comuni i cui organi sono stati sciolti per infiltrazioni mafiose, che per ora si dovrebbero svolgere entro il 20 maggio 2021, ma non è escluso l'accorpamento con le Amministrative di settembre/ottobre, in un election day che si annuncia decisivo per le sorti dei partiti.

Tra i Comuni al voto potrebbe esserci anche Reggio Calabria, dopo che le indagini della Digos sui presunti brogli orchestrati da Antonino Castorina, «delfino» del sindaco Pd Giuseppe Falcomatà eletto al ballottaggio, si sono ulteriormente allargate ad altre sei persone. Secondo le indagini Castorina avrebbe messo in piedi un «meccanismo collaudato» per falsare le elezioni decidento a tavolino la scelta di alcuni presidenti di seggio che, con la complicità di alcune persone interne all'amministrazione, avrebbero gonfiato il numero degli elettori attraverso una serie di certificati elettorali ottenuti all'insaputa dei legittimi elettori, a volte malati, a volte persino deceduti. «Elezioni da annullare», dice Matteo Salvini.

Alle elezioni dello scorso settembre partecipò anche il massmediologo Klaus Davi, che a urne aperte denunciò nel seggio di Archi (il quartiere feudo della 'ndrangheta) una compravendita di voti. Nello stesso seggio si sarebbero verificati i brogli. «Si rivoti», ha detto Davi al Giornale.FMan

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