Il Comune di Roma rischia il commissariamento?

Entro il 31 dicembre tutti i Comuni devono approvare il bilancio di previsione e, allo stato attuale, il Comune di Roma è priva di un assessore al bilancio e, da ieri, anche di un ragionere generale. In pratica è nel caos, come al solito

Il Comune di Roma rischia il commissariamento?

Il Comune di Roma rischia di nuovo il commissariamento. Entro il 31 dicembre, infatti, tutti i Comuni devono redigere ed approvare il bilancio di previsione per l'esercizio finanziario successivo e il bilancio triennale di previsione.

Con questo passaggio (obbligatorio) le giunte comunali indicano quali risorse intende reperire e come usarle e mancare a questo appuntamento vuol dire andare dritti verso lo scioglimento del Consiglio comunale e il commissariamento. Pertanto, ora più che mai, diventa urgente nominare un assessore al bilancio e rimpiazzare quanto prima il Ragioniere generale del Comune di Roma, Stefano Ferrante, che si è dimesso ieri. Una figura indispensabile, come si evince dall’articolo 153 del Testo unico degli Enti locali, che recita:"il responsabile del servizio finanziario, di ragioneria o qualificazione corrispondente, è preposto alla verifica di veridicità delle previsioni di entrata e di compatibilità delle previsioni di spesa, avanzate dai vari servizi, da iscriversi nel bilancio di previsione ed alla verifica periodica dello stato di accertamento delle entrate e di impegno delle spese, alla regolare tenuta della contabilità economico-patrimoniale e più in generale alla salvaguardia degli equilibri finanziari e complessivi della gestione e dei vincoli di finanza pubblica".

La proposta di bilancio di previsione, ricorda l’agenzia Askanews, è redatta ed approvata dalla giunta comunale sulla base delle ipotesi tecniche fornite dal servizio di ragionerie e, corredata dal parere dei revisori contabili. Tale proposta, poi, arriva al consiglio comunale che deve emendarla o approvarla in via definitiva nei tempi e nei modi previsti dal regolamento di contabilità. Se il bilancio di previsione non è approvato dal Consiglio comunale entro la scadenza prevista per legge (cioè il 31 dicembre), il Consiglio comunale viene sciolto e il Comune è sottoposto a gestione provvisoria. Per Virginia Raggi si tratta di uno scenario apocalittico, almeno per ora, dato che ogni anno vi è uno slittamento dei termini per tutti i Comuni che presto verrà sancito dal governo e dall'Anci in Conferenza Stato-Città. Sicuramente, però, non aiuta l’assenza di un assessore al Bilancio e del responsabile del servizio finanziario a fare una programmazione per il risanamento dei già disastrati conti del Comune di Roma.

Intanto il vice presidente della Camera Luigi Di Maio, grande sponsor della Raggi, si dice convinto che l'addio del Ragioniere generale Fermante non impedirà l'approvazione del bilancio e che il momento di difficoltà sarà superato. "Andiamo avanti: abbiamo deciso di accogliere questa sfida e la porteremo avanti", ha assicurato Di Maio.

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