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La barzelletta di Draghi sul banchiere centrale

Una barzelletta sul cuore di un ex banchiere, riferimenti ai fallimenti dell'Italia nello sport e all'Eurovision: è un Draghi inedito quello che ha cenato con la stampa estera

La barzelletta di Draghi sul banchiere centrale

Dopo aver stabilito i punti fermi necessari per la prosecuzione del governo durante la conferenza stampa successiva al vertice con i sindacati, Mario Draghi a cena ha incontrato la stampa estera e si è lasciato andare ad alcune battute ma, soprattutto, si è mostrato in versione "barzellettiere". Accusato spesso di essere troppo istituzionale, poco empatico ed eccessivamente freddo, Mario Draghi ha voluto esibire un lato inedito di sé raccontando una barzelletta che, non per caso, ha un banchiere come protagonista.

A dispetto della situazione di nervosismo nella maggioranza, Mario Draghi con la stampa estera ha voluto giocare la carta della simpatia: "Normalmente in queste occasioni spetta un discorso leggero e fuori schema, avete cominciato bene con un ex banchiere centrale". Il clima durante la cena è stato costantemente gioviale e leggero e questo ha fatto sentire Mario Draghi talmente a suo agio che il presidente del Consiglio si è lasciato andare a una barzelletta, che ha strappato un sorriso a tutti i presenti. "La conoscete la storia del trapianto di cuore? Vengono proposti due cuori a un paziente, uno di un giovane di 25 anni in splendide condizioni fisiche, l'altro è di un banchiere di 86 anni. Il paziente sceglie il secondo, perché mai? Chiedono i medici: perché non è mai stato usato, risponde il paziente'", ha detto Mario Draghi. La versione ironica e auto-ironica del premier Draghi raramente emerge durante i suoi interventi, anche se da qualche tempo il presidente del Consiglio sembra lasciarsi più andare e aver trovato un compromesso tra l'istituzionalità e la leggerezza.

E sul filo di quell'ironia, il premier ha aggiunto: "Nei limiti del mio mandato farò tutto il necessario per essere utile a questa serata, sarò un nonno al servizio della stampa estera". A quel punto, il premier ha elencato i successi italiani dell'ultimo anno e mezzo, dai Maneskin alle olimpiadi, passando per gli Europei vinti. E poi, tagliente e ironico, ha aggiunto: "Da quel momento in poi , siamo andati avanti a gonfie vele: l'Italia non si è classificata a mondiali di calcio, vivo nel terrore che l'Accademia svedese ci ripensi e chiami Parisi per ritirargli il Nobel, l'Italia è arrivata sesta all'Eurovision, Berrettini non ha partecipato a Wimbledon perché aveva il Covid".

Il premier ha saputo mettere a suo agio i presenti, tanto che anche il presidente della stampa estera, Esma Cakir, è intervenuto sull'onda di quell'ironia e in riferimento alle voci sulla crisi di governo ha commentato: "Presidente, l'Italia non potrebbe sopportare un altro colpo dopo la crisi matrimoniale di Totti". Cakir, poi, sempre in riferimento alle tensioni ha aggiunto: "Siamo come il suo governo, parliamo tutti lingue che diverse. Noi usiamo Google traslate per evitare incidenti, provi anche lei presidente col suo governo". Game, set, match.

Chissà se Draghi seguirà il consiglio.

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