Il Consiglio degli inquisiti vuol riprendersi il vitalizio

Il Consiglio degli inquisiti vuol riprendersi il vitalizio

In Calabria si lavora per il futuro. Dei consiglieri regionali, però. Lunedì scorso è scoppiato il caso vitalizi. È bastato che il Corriere della Calabria rivelasse l'esistenza di una legge per restituire il vitalizio ai consiglieri regionali per scatenare un putiferio. La norma, firmata da gran parte dei componenti del Consiglio - dove un eletto su tre è nel mirino della magistratura per accuse che vanno dalla 'ndrangheta al voto di scambio - prevede che gli eletti calabresi possano usufruire di una vera e propria pensione («I consiglieri regionali cessati dal mandato conseguono il diritto al trattamento pensionistico al compimento dei 65 anni di età e a seguito dell'esercizio del mandato consiliare per almeno 5 anni effettivi nel consiglio regionale della Calabria», si legge nell'articolo 4 della proposta) e di un Tfr che costerebbe 660mila euro in più all'anno alle casse dell'ente. Non basta: per ogni anno di mandato ulteriore, l'età richiesta per avere accesso al novello vitalizio diminuirebbe di un anno, fino a 60 anni contro i 67 previsti dalla riforma Fornero. Il contributo a carico dei consiglieri sarebbe dell'8,80%, quello a carico del Consiglio regionale raggiungerebbe il 24,20%, pari a 562.795,20 euro all'anno cui vanno sommati i 101mila euro per gli assegni di fine mandato. Ah, l'assegno ovviamente prevede anche la reversibilità ai familiari in caso di morte del politico.

Dei 20 firmatari del documento, ovviamente di tutti i partiti, c'è chi si è affrettato a togliere il proprio nome («Ho firmato a mia insaputa», ha commentato) e c'è invece chi ha difeso la bontà del provvedimento sostenendo che «il Fondo previdenziale dei consiglieri regionali» dove finirebbero i contributi dei politici «servirà anche a pagare le pensioni dei calabresi», circostanza non vera visto che l'Inps non c'entra nulla con il Fondo. Insomma, una pezza peggiore del buco.

Il governatore Pd Mario Oliverio ha preso le distanze dal provvedimento: «Va ritirato, se arriva in aula sarò costretto a porre, per la prima volta, la fiducia», mentre il presidente del

Consiglio regionale ritiene la legge «né prioritaria né utile». Insomma, tutto congelato. Per ora. Anche perché sui conti della Calabria pesano i vitalizi per 138 ex consiglieri. Una cosina da 6 milioni di euro. All'anno.

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