Milano «Lo dico piano, almeno per quest'estate chiudiamo i lombardi in Lombardia...». E ci mancava anche questa, già non bastassero le occhiatacce di chi i lombardi non li vuole nelle sue spiagge, di chi preferisce stiano a casa loro, di chi forse ha derubricato un po' troppo in fretta questa regione da locomotiva a palla al piede del Paese. E forse non vedeva l'ora di farlo. Quindi una cosa così puoi anche dirla piano quanto vuoi, ma se la dici... Se la «twitti» come si fa oggi, scateni (giustamente) il finimondo perchè già sui social il clima non è di quelli tanto rilassati e basta poco a dar fuoco alle polveri.
Se poi a scrivere è Massimo Mantellini, giornalista già di Sole24ore ed Espresso, scrittore, autore di uno dei primi blog nati in rete ma soprattutto membro scelto dal governo per far parte della task force contro l'odio su Internet, allora la baraonda è assicurata. E non è solo una questione di buonsenso che, vista la situazione già complicata che sta vivendo la Lombardia, vista la crisi del dopo virus, viste le minacce a governatore (che è sotto scorta) e ora anche al sindaco, imporrebbe di tenersi alla larga da inutili provocazioni. Ma è soprattutto una questione di opportunità e di ruoli considerando che Mantellini da qualche mese ricopre un incarico istituzionale. Ed è un po' come se una squadra di pompieri chiamata per spegnere un incendio usasse degli idranti «caricati» a benzina per domare le fiamme. C'è modo nelle cose e questo forse (senza forse) non pare quello giusto per riportare equilibrio e tranquillità in un dibattito che, soprattutto sui social, spesso degenera. Ma ciò che si «twitta» resta con ciò che ne consegeue. E quindi la Lega chiede ora al premier Conte che Mantellini lasci al più presto la squadra di esperti in cui è stato inserito: «Parla l'esperto intellettuale scelto dal governo per la task force contro l'odio in rete- attacca il segretario della Lega Matteo Salvini- Ma vi rendete conto? É disgustoso...». Per i leghisti si tratta dell'uomo sbagliato al posto sbagliato: « Discriminare la Lombardia e i lombardi, tanto più in questo momento, è disdicevole- scrivono alcuni deputati del Carroccio- Nel rispetto delle vittime e dei loro familiari convocheremo il signor Mantellini alla Camera in Commissione Fake News e poi chiederemo al ministro Pisano di rimuoverlo dall'incarico. Il suo è un chiaro atto provocatorio nei confronti della Regione. Lo sciacallaggio mediatico a cui abbiamo assistito in questi mesi deve essere sfuggito di mano al Governo, se anche uno dei suoi rappresentati si permette tali esternazioni» .
E di provocazione in provocazione arriva anche il tweet dell'assessore lombardo al Bilancio Davide Caparini: «Ottima idea quella di chiudere i lombardi in Lombardia- replica- Ma insieme ai lombardi non facciamo più uscire dalla regione anche i 56 miliardi delle loro tasse che generosamente contribuiscono alla ricchezza di questo Paese...».
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