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Le mani di Conte sui 5S? Giallo su una telefonata che sconfessa Di Maio

Giuseppe Conte chiude il "doppio forno" di Luigi Di Maio, strizza l'occhio al Pd e sbarra la strada al ritorno di Matteo Salvini al governo

Le mani di Conte sui 5S? Giallo su una telefonata che sconfessa Di Maio

"Se pensi che coprirò questa operazione con Salvini, sbagli. Io mi tiro fuori, se questa è la strada che hai scelto". Giuseppe Conte, con una semplice telefonata, preannuncia a Luigi Di Maio che avrebbe "chiuso il forno" con la Lega e sbarrato la strada al ritorno di Matteo Salvini al governo.

Conte è visibilmente irritato per l'uso chee Di Maio ha fatto del suo nome nella trattativa col Pd. Proporlo, vederselo bocciare per poi poter tornare con la Lega. 'L'avvocato del popolo' ha capito l'antifona e non ci sta. Di Maio, dal canto suo, smentisce questo teorema, ma, stando al retroscena pubblicato da Repubblica, il premier dimissionario sarebbe intervenuto da Biarritz, consapevole proprio del fatto che i contatti tra i due vicepremier ci sono ancora, eccome. Anzi, il WhatsApp di Di Maio starebbe ricevendo continuamente messaggini da Matteo Salvini. Da qui la decisione di aprire al Pd ripudiando per la seconda volta la Lega. In serata, quindi, Di Maio si trova in un vicolo cieco: accettare un "premier terzo" o tornare tra le braccia di Salvini? In entrambi i casi, il M5S si spacca.

Conte, invece, sarebbe forte del sostegno sia di Matteo Renzi sia di Dario Franceschini, l'uomo del Pd che tiene i contatti col Quirinale, ma anche della neo-eletta presidente alla Commissione Ue, Ursula von der Leyen, eletta con i voti decisivi degli europarlamentari pentastellati. Il premier dimissionario punta a succedere a se stesso ma in un governo "riformatore", ossia col Pd al posto della Lega, ma il veto di Nicola Zingaretti sul suo nome resta. Al massimo, scrive ancora Repubblica, il segretario del Pd potrebbe accettare che Conte vada agli Esteri o agli Interni. Di Maio spiega ai dem che "Senza di lui, i nostri boccerebbero l' accordo con il Pd". Un modo, questo, per impedire a Roberto Fico di salire a Palazzo Chigi. Il vicepremier grillino sa, infatti, che fedelissimi del presidente della Camera potrebbero non votare la fiducia a un nuovo esecutivo con la Lega. E, poco importa che Fico, in serata, ricordi che il suo ruolo è quello di Presidente della Camera. Il Pd di Zingaretti, infatti, è intenzionato a proprio lui per sparigliare le carte...

Fonti di palazzo Chigi, intanto, smentiscono che vi sia stato un contatto telefonico tra Conte e Di Maio. "Quindi nessuna lamentela o doglianza il premier ha mosso al leader del Movimento. Anzi", scrive Lapresse. Il premier Conte, ribadiscono tali fonti, è convinto che in questo momento i leader delle varie forze politiche non vadano disturbati affinché "possano lavorare per verificare se può nascere una intesa programmatica solida e sostenibile, che possa realizzare un ampio programma riformatore".

Fico, invece, si è sfilato dalla corsa verso Palazzo Chigi dal momento che, fanno sapere fonti a lui vicine, "ricopre l'incarico di presidente della Camera dei deputati e intende responsabilmente dare continuità al suo ruolo".

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